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Scultura di Salvini che spara a migranti: "Schifezza di un sinistrato"

Salvini processo open arms

Fa discutere la scultura esposta a Napoli che raffigura Salvini nell'atto di sparare a due immigrati.

Ha già suscitato diverse polemiche in poche ore una scultura in mostra a Napoli che esibisce Salvini con in mano una pistola intento a uccidere due immigrati. L’opera è visibile all’esposizione collettiva Virginem=Partena alla galleria Nabi Interior Design di via Chiatamone.

Scultura di Salvini a Napoli

A crearla è stato Raffaele Scuotto che fa parte del gruppo Scarattola, una delle formazioni presepiali più creative e spesso controcorrente. Si tratta infatti di coloro che avevano inserito donne nude e diavoli nella rappresentazione della natività. E anche in questa occasione uno dei suoi membri non si è smentito, arrivando a raffigurare l’ex ministro dell’Interno nell’atto di uccidere due persone di colore.

Scultura Salvini Napoli

Alla mostra non si è presentato con il suo vero nome bensì adottandone uno d’arte, Morales. Un richiamo al cognome della madre che durante il fascismo fu trasformato in “Morale” per la volontà di italianizzazione del regime. “Adottarlo per me oggi è un’espressione di antifascismo“, ha spiegato.

Diverse le sculture che ha esposto, quasi tutte sul tema immigrazione. Si parte da una donna di colore incinta che alza la mano destra implorando per poi passare ad un’altra che, con la coda di pesce, stringe al petto i suoi figli per salvarli dall’annegamento. Ha espressamente affermato di aver voluto, con le sue esibizioni, creare qualcosa di disturbante. In merito alla statua di Salvini, ha ammesso di averla realizzata quando ancora era ministro.

Nel definire infantile il suo messaggio politico, Morales lo ha paragonato ad una costante PlayStation in cui bisogna individuare il nemico e abbatterlo. Per questo ha rappresentato il leader della Lega come “un bambinone che gioca ad un videogame popolato da fantasmi“. Nella mano che non tiene la pistola ha un rosario, simbolo più volte evocato dallo stesso Salvini e che ha voluto mettere per ridicolizzarlo. Significativa poi la scritta Game Over, che identifica la conclusione del videogioco lasciando aperta la questione di chi sia il vincitore.

Interrogato sulla sua posizione politica, ha detto di non definirsi di sinistra, “troppo tiepida“. Semmai un anarchico. E ha ammesso di guardare con interesse il movimento delle sardine, speranzoso che da lì possa uscire qualche giovane interessante.

La reazione di Salvini

Immediata la reazione di Matteo Salvini di fronte alla scultura che lo raffigura. Prima in un post sui social e poi in una diretta Facebook l’ha definita una schifezza e una porcheria che istiga all’odio e alla violenza. “Non mi fa ridere per un caz*o“, ha affermato senza mezzi termini. Ha poi ricordato come “in Italia di pseudo intellettuali e pseudo giornalisti che invitavano all’odio contro qualcuno se ne sono visti tanti“. Mettere in mano una pistola ad un uomo è per lui demenziale e criminale, perché si rischia che qualcuno, nel vederla, possa pensare che corrisponda alla realtà.

Nella speranza che venga ritirata, si auspica che la gallerista cerchi di guadagnare in altra maniera così come l’artista. Ha poi rivendicato che con le sue politiche di controllo i morti in mare sono stati più che dimezzati. “Quando la sinistra istiga alla violenza è una simpatica provocazione, quando invece c’è qualche minaccia, da condannare sempre e comunque, in altro verso, apriti cielo!“, ha poi concluso.