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Vertice Di Maio-Zingaretti: "Primo confronto su obbiettivi di governo"

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Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti hanno discusso in un "clima positivo e costruttivo" dell'agenda con i prossimi obbiettivi del governo.

Un vertice durato circa 45 minuti quello tra il capo politico di M5s Luigi Di Maio e il segretario del Pd Nicola Zingaretti. “Clima positivo e molto costruttivo” è il primo commento alla fine dell’incontro diffuso tramite una nota congiunta. Al centro della discussione tra i due leader delle forze al governo c’era l’agenda con i prossimi obbiettivi dell’esecutivo, ma anche la situazione politica nel suo complesso. Si è parlato infine del caso Gregoretti: Italia viva è pronta a votare l’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini.

Vertice Di Maio-Zingaretti: il punto

Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti non si incontravano da mesi: il vertice di gennaio a Palazzo Chigi, sostenuto anche dal premier Conte, è stato fondamentale. I due leader delle forze politiche al governo hanno discusso l’agenda dei prossimi mesi e definito gli obbiettivi a lungo raggio dell’esecutivo. Un vertice durato circa 45 minuti nel quale è emerso un “clima positivo e molto costruttivo”. “C’è stato un primo confronto sul percorso da avviare per definire i prossimi obiettivi di governo”, si legge nella nota congiunta del M5S e del Pd. Il confronto in vista della definizione del crono programma è stato utile per focalizzare l’attenzione su alcuni temi.

Un tema trattato nel corso del dibattito, oltre al caso Gregoretti, è stata la discussione sulla legge elettorale. Secondo alcune indiscrezioni, Di Maio e Zingaretti opterebbero per un proporzionale, ma Matteo Renzi potrebbe far saltare la convergenza tra Pd-M5s.

Reazioni

Ettore Rosato ha commentato il vertice a Palazzo Chigi con un attacco al Pd e a M5s: “Evidentemente – ha detto il triestino – era un incontro di cui avevano bisogno per problemi interni o per bisogno di visibilità. Quindi per noi “no problem””. Ma quello tenuto a Palazzo Chigi si è rivelato un incontro proficuo per il riavvicinamento delle due forze politiche al governo.