> > Sardine a Bologna, donazione per oltre 70mila euro "per costi e sicurezza"

Sardine a Bologna, donazione per oltre 70mila euro "per costi e sicurezza"

sardine bologna

La donazione che le Sardine avevano lanciato per l'evento di Bologna ha raggiunto un enorme successo: la cifra raccolta supera gli obbiettivi.

Le Sardine sono pronte a scendere in piazza l’8 marzo a Bologna: per l’evento, infatti, avevano lanciato una petizione con l’obbiettivo di recuperare 50 mila euro di donazione. L’organizzatore e promotore del movimento, Mattia Santori, ha spiegato che i fondi verranno utilizzati per “coprire i costi e la sicurezza”. In una conferenza, inoltre, Santori aveva dato il grande annuncio del raggiungimento dell’obbiettivo: “In totale abbiamo ricevuto donazioni per 70.645 euro” ha spiegato. Si prospetta un grandissimo evento a livello nazionale.

Sardine a Bologna, la donazione

“Tra il 23 dicembre e il 16 gennaio abbiamo effettuato 24 giorni di raccolta effettiva – ha spiegato Mattia Santori -, con una media di 126 donazioni al giorno. E ognuna di queste è stata mediamente di 23 euro”. Il risultato ha sorpreso particolarmente tanto gli organizzatori quando i partecipanti. Nonostante il tetto da raggiungere fosse di 50 mila euro, la donazione ha superato l’obbiettivo e le Sardine hanno raccolto quasi 71 mila euro per l’evento di Bologna. “Tante piccole sardine che fanno un banco compatto, tante piccole donazioni che fanno un risultato eccezionale” ha detto ancora Santori. I fondi verranno utilizzati per “coprire i costi e la sicurezza” ha assicurato il fondatore delle Sardine.

L’evento

Si chiama Bentornati in mare aperto e si configura come un grande concerto con la partecipazione di personaggi e artisti di grande spicco. “Artisti che fin dal primo giorno hanno appoggiato la causa delle Sardine” ha spiegato Santori. Tra questi ci sono gli Skiantos, i Subsonica, Willie Peyote, Marracash. Ma subito dopo l’evento, “il dramma è che partiranno sei campagne elettorali diverse, con alleanze diverse, istanze diverse”.

Secondo Santori, il movimento deve “trovare delle linee guida che ci aiutino a essere quello che vogliamo essere: un organismo politico in senso stretto, un corpo intermedio, o un’organizzazione che è un gruppo di pressione che fa innovazione comunicativa e divulgazione democratica”. I focus su cui concentrarsi sono “il decreto sicurezza, su cui si è aperto un confronto. E il tema del populismo digitale e della democrazia digitale, la manipolazione delle informazioni sui social network” ha concluso Mattia.