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Legge elettorale, referendum inammissibile: cosa succede ora

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La Consulta ha bocciato la proposta della Lega per il referendum sulla legge elettorale dichiarandolo "inammissibile": cosa succede ora?

Il referendum sulla legge elettorale promosso dalla Lega di Matteo Salvini non si farà: la Consulta lo ha dichiarato “inammissibile”. Il governo quindi torna al lavoro per varare una “riforma senza strappi” che introduca una legge elettorale proporzionale, ma cosa succede ora? Giuseppe Conte ha appreso la notizia da Algeri e ha subito effettuato un giro di telefonate a Dario Franceschini, Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio. Tutta la maggioranza si è compattata attorno alla decisione della Consulta: “Abbiamo scampato un pericolo – riferiscono -, il governo ne esce stabilizzato e ora ha una prospettiva più ampia per andare avanti”.

Referendum legge elettorale “inammissibile”

Con il giudizio negativo della Consulta sul referendum promosso dalla Lega, “sarà più facile approvare la legge proporzionale: la riforma elettorale è più vicina”. Sono queste le prime parole che trapelano dalle fonti governative, dove Giuseppe Conte e la maggioranza esultano per la vittoria. “La campagna referendaria avrebbe offerto a Salvini un nuovo e vasto palcoscenico” sostengono i dem. “Ora – proseguono – il quadro cambia radicalmente. E chissà cosa sarà del capo leghista tra tre anni…”.

Cosa succede ora?

Il prossimo passo per la maggioranza giallo-rossa è varare la legge elettorale Germanicum seguendo due direzioni. La prima tenterà di “sventare il pericolo dell’uomo solo al comando, dell’uomo che chiede pieni poteri“. Il secondo, invece, è garantire un’alleanza di governo giallo-rossa duratura. Tuttavia, il capogruppo di LeU, Federico Fornaro, chiarisce che “bisognerà andare avanti con i tempi necessari, per un confronto vero”. Non si escludono nuovi scontri tra maggioranza e opposizione.