Dopo la riconferma di Stefano Bonaccini come Presidente arrivata dai risultati delle elezioni regionali dell’Emilia-Romagna, le Sardine si preparano ad una nuova fase. Il movimento ha infatti intenzione di far sentire la propria voce anche nelle future tornate elettorali.
Sardine dopo le regionali in Emilia-Romagna
I quattro fondatori bolognesi, tra cui Mattia Santori, hanno affermato che dopo la “prima buona notizia da tanto tempo a questa parte” avrà inizio la loro fase più dura. Nel dichiarare di non essersi montati la testa quando hanno riempito 142 piazze in tutta Europa, hanno spiegato che non inizieranno a farlo ora, pur consci del contributo che hanno dato al risultato del voto emiliano-romagnolo.
“Saremo attenti e vigili dove si è già votato, saremo presenti e agguerriti dove si voterà“, hanno fatto sapere con riferimento alle prossime elezioni. Nella primavera del 2020 saranno infatti chiamate a rinnovare il consiglio regionale Puglia, Campania, Marche, Toscana, Liguria e Veneto.
Nel confermare la loro presenza a questi appuntamenti, hanno poi enumerato quelle che ritengono le loro caratteristiche. Vale a dire, stando ai loro comunicati, corpi non manipolabili, cervelli che non abboccano, orecchie che pretendono rispetto e occhi che si accendono solo per assistere a spettacoli degni della parola ‘bellezza’.
Infine un attacco alla fazione opposta, accusata di aver toccato il fondo e aver sminuito la politica. “Ci avete sbeffeggiati, umiliati come cittadini e come elettori. Avete attaccato le donne sapendo di generare maggiori interazioni sui social e quindi di ricevere maggiore visibilità“.