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Crimi attacca Renzi: "Dica se sta in maggioranza o con il centrodestra"

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Dopo l'intervento di Matteo Renzi a Porta a Porta il reggente di M5s Vito Crimi attacca il leader di Italia Viva: "Ennesima pagliacciata".

Matteo Renzi lancia diversi attacchi e proposte al governo durante la sua intervista a Porta a Porta: poco dopo Vito Crimi, il reggente di M5s, attacca il leader di Italia Viva. “Se qualcuno vuole uscire da questo governo ha il dovere di dirlo senza nascondersi dietro la minaccia di una sfiducia individuale a un ministro – avrebbe detto il successore di Di Maio -. Chiarisca se si ritiene parte di una maggioranza o se invece sta con Berlusconi, Salvini e Meloni”, ha poi aggiunto parlando di “ennesima pagliacciata“.

Crimi attacca Renzi: tensioni nel governo

Elezione diretta del premier e conferma della mozione di sfiducia al ministro Bonafede: questi sono alcuni degli attacchi e delle idee di Renzi a Porta a Porta. Il leader di Italia Viva ha alimentato ulteriormente lo scontro con Giuseppe Conte lamentando il caso prescrizione. In caso di mancato accordo, entro Pasqua arriva la mozione di sfiducia al ministro della Giustizia. Inoltre, Renzi avrebbe confessato un tentativo di esclusione dal governo da parte delle altre forze politiche. Vito Crimi, però, non ci sta e dopo l’intervista attacca Renzi: “Stasera abbiamo assistito all’ennesima pagliacciata in tv da parte di chi ha paura e cerca costantemente la fuga. In ogni squadra la lealtà e l’affidabilità contano più di ogni altra cosa. Si deve sapere su chi si può contare: chi cambia idea a giorni alterni o cerca sistematicamente la provocazione è inaffidabile. Non è possibile accettare ricatti e minacce di sfiducia ad un nostro ministro da chi dice di stare in maggioranza. Non è possibile prendere in giro gli italiani“.

Pubblicando il suo messaggio sul suo profilo Facebook, il reggente di M5s prosegue: “Se qualcuno vuole uscire da questo governo ha il dovere di dirlo senza nascondersi dietro la minaccia di una sfiducia individuale a un ministro. Chiarisca se si ritiene parte di una maggioranza o se invece sta con Berlusconi, Salvini e Meloni, visto che continua a votare con le opposizioni. Non è di teatrini che il Paese ha bisogno. Distrazioni, litigi e sparate non ci interessano”.

Le reazioni del governo

Scoppi ail caos nel governo dopo l’intervista di Matteo Renzi a Porta a Porta. Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio scende in difesa del ministro della Giustizia: “Bonafede non si tocca”. Fabiana Dadone, invece, attacca: “Renzi sembra un disco incantato, invece di continuare a minacciare decida dove stare”.

Anche M5s ha criticato le parole di Renzi. In particolare Gianluca Perilli ha espresso il suo malumore: “Qualunque attacco a Bonafede è irricevibile, tanto più se arriva da un esponente della maggioranza come il senatore Matteo Renzi. Il ministro Bonafede sta facendo un lavoro senza precedenti sulla Giustizia, dalla lotta contro mafie e corruzione alle riforme dei processi civili e penali. Un lavoro di sistema che intende realizzare una Giustizia certa e veloce. Altro che sfiducia, Bonafede non si tocca“.

Infine, il leader della Lega Matteo Salvini approfitta delle tensioni nel governo per lanciare il suo attacco: “Io e milioni di italiani siamo stufi di un governo che litiga su tutto e blocca il Paese, sarebbe ora che Conte si facesse da parte”. Sulla proposta del sindaco d’Italia, invece, commenta: “Ricordo che c’è in tutti i Comuni italiani la proposta della Lega sull’elezione diretta del presidente della Repubblica. Anche Renzi può farlo domani stesso a Firenze. È giusto. Sono d’accordo, l’unico che non è d’accordo è il Pd”.