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Coronavirus e scuole chiuse, Salvini: "Prolungare l'anno oltre giugno"

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Scuole chiuse per l'emergenza coronavirus. Matteo Salvini lancia la sua proposta: "Prolungare l'anno scolastico oltre giugno".

Molte scuole sono rimaste chiuse in diverse regioni a causa dell’emergenza coronavirus, ma non solo. Anche i test di guida sono sospesi in Lombardia e Veneto, così come le manifestazioni sportive e le gare agonistiche, ferme alcune aziende e persino chiusi i locali pubblici. Tutto questo però potrebbe avere delle ripercussioni sull’andamento economico (per quanto riguarda la produzione delle imprese), ma anche sul piano scolastico. Con la chiusura delle scuole, infatti, è a rischio il calendario: Salvini lancia la sua proposta.

Coronavirus e scuola chiuse: proposta Salvini

L’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, lancia la sua proposta dopo che molte scuole sono rimaste chiuse per l’emergenza coronavirus. “Se il protrarsi della chiusura delle scuole sarà di oltre 1 settimana – ha annunciato il leghista -, bisognerà pensare di prolungare l’anno scolastico oltre la data di chiusura preventivata”. Inoltre, ha assicurato: “Mi premurerò di comunicare al premier quelle che sono le proposte della Lega”.

Sul caso delle telefonate del premier senza risposta, Salvini rilancia: “Per sentirci basta chiamare il numero giusto”. “Qualcuno – ha poi aggiunto il leghista – in maniera sgradevole, invece di guardare cosa non ha funzionato in casa propria, cerca responsabilità in casa altrui“. Gli operatori delle zone rosse – continua Salvini in riferimento alle parole di Conte sugli ospedali – “non meritano che qualcuno in maniera sgradevole li indichi come i responsabili di quello che sta accadendo”. Con un pizzico di ironia il leader del Carroccio aggiunge: “Speriamo che le nostre proposte non vengano messe in quarantena, che siano utilizzate”, anche perché “questi provvedimenti riguardano la vita vera delle persone”.

Sul comparto del turismo, Salvini ritiene la necessità di attuare un “piano straordinario”, in quanto si tratta di “uno dei settori più colpiti, dove stiamo arrivando all’80% di disdette in entrata e uscita”. Infine, “ringrazio i medici e infermieri – conclude il leghista – e tutti gli operatori che si stanno facendo carico dell’emergenza: meritano rispetto, onore e medaglie e non essere additati come untori”.

La nota del Ministero

Il Ministero dell’Istruzione ha voluto subito rassicurare studenti e familiari, specificando che “al ricorrere di eventi imprevedibili che inducano i sindaci alla chiusura delle sedi scolastiche, è comunque fatta salva la validità dell’anno scolastico”. Questo è valido “anche se le cause di forza maggiore, consistenti in eventi non prevedibili e non programmabili, abbiano comportato, in concreto, la discesa dei giorni di lezione al di sotto del limite dei 200“.

Per far fronte a simili emergenze “le istituzioni scolastiche potranno valutare, a norma dell’art. 5 del DPR 275/99 (sull’autonomia, ndr) ‘in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa’, la necessità di procedere ad adattamenti del calendario scolastico finalizzati al recupero, anche parziale, dei giorni di lezioni non effettuati”.