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Coronavirus, telefonata tra Salvini e Conte: le proposte della Lega

Salvini Conte

Nel corso di una telefonata, Salvini ha avanzato a Conte alcune proposte per sostenere il paese quando sarà uscito dall'emergenza coronavirus.

Dopo giorni in cui viene invocata, la telefonata tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte ha finalmente avuto realizzazione. Il leader leghista ha chiamato direttamente il Premier per annunciargli le proposte economiche del suo partito per far fronte all’emergenza coronavirus.

Telefonata tra Salvini e Conte

Il contatto tra i due ha avuto luogo dopo una giornata di reciproche accuse. Salvini aveva infatti definito di pessimo gusto l’affermazione del Presidente relativa a presunte falle del sistema sanitario lombardo e alla volontà di ridurre il potere del governatori di regione in favore di soluzioni condivise nazionalmente. Dal canto suo Conte aveva accusato l’avversario di non aver mai risposto alle sue chiamate e ai suoi messaggi per confrontarsi su come agire, che però il leghista ha detto di non aver mai ricevuto.

Nonostante gli screzi, i due si sono parlati e il segretario del Carroccio gli ha annunciato la lettera contenente le idee avanzate per tutelare famiglie, lavoratori e imprese in un momento difficile come quello che l’Italia sta vivendo. Dal punto di vista economico, tra turismo, cultura e produzione, le perdite stimate sono infatti altissime. Le proposte sono state fatte di concerto con gli esperti di economia del suo partito, tra cui Bagnai, Siri e Gusmeroli, dopo aver ascoltato il parere delle categorie produttive.

Dopo averle enunciate nel dettaglio in una conferenza stampa in Senato, Salvini ha assicurato al Premier “il nostro pieno sostegno alle iniziative concrete messe in campo se il governo dovesse decidere di attuarle“.

Le proposte economiche della Lega

Qui di seguito i provvedimenti che il Carroccio metterebbe in campo, il cui costo (annunciato) è pari ad almeno 10 miliardi di euro:

  • L’esonero dai versamenti IVA, IRAP, IRPEF, INPS e dagli adempimenti tributari e previdenziali per tutte le attività commerciali, per gli artigiani, i liberi professionisti e le categorie produttive danneggiate dall’emergenza.
  • La sospensione dei termini di versamento delle rate per la rottamazione e altri adempimenti con scadenza imminente. Alla ripresa dei pagamenti, rate ridotte, senza applicazione di sanzioni e interessi.
  • La garanzia di una Tax free zone con Iva zero o agevolata per un periodo determinato di tempo. Questo al fine di favorire la ripresa delle zone interessate dall’emergenza, in particolare nelle grandi città come Milano.
  • La sospensione del pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere, incluse le operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario, erogati dalle banche e/o da intermediari finanziari.
  • La costituzione di un fondo straordinario a sostegno del pagamento dei canoni di locazione delle imprese coinvolte dall’emergenza.
  • La pretesa da parte della Commissione Europea dell’esclusione dai vincoli comunitari di bilancio per tutte le iniziative economiche messe in campo a favore del tessuto economico e sociale.