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Coronavirus, Di Battista contro Renzi: "Frustrato anti-italiano"

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Coronavirus, Di Battista e l'attacco a Renzi: "Frustrato anti-italiano". Le parole a seguito dell'intervista del leader d'Italia Viva alla CNN.

Alessandro Di Battista attacca il leader d’Italia Viva Matteo Renzi: “Si è messo a insultare il nostro Paese all’estero”. L’accusa nei confronti dell’ultima dichiarazione dell’ex segretario del Partito Democratico, che ai microfoni della CNN ha avvertito: “Non fate gli errori dell’Italia”.

Di Battista contro Renzi e Bce

Si cerca di ritrovare la calma in Italia, tra quarantena e misure che a qualcuno stanno fin troppo strette. In quello che sembra essere un accordo comune di pace della classe politica, si discosta però Alessandro Di Battista, che ha deciso di attaccare duramente il leader di Italia Viva Matteo Renzi: “Dopo Salvini a El pais oggi l’altra vergogna della politica italiana, Matteo Renzi, si è messo a insultare il nostro Paese all’estero. ‘Non fate gli errori dell’Italia’ ha detto alla CNN questo anti-italiano, frustrato e drogato di visibilità. Non dimentichiamolo”. L’ex deputato del Movimento Cinque Stelle sarebbe intervenuto attaccando anche la governatrice della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ritenuta l’autrice del crollo della borsa di Milano, ed europea, nella serata di giovedì 12 marzo. “L’Europa, ad oggi, non esiste ed anche i più fervidi europeisti (in realtà i veri assassini del progetto europeo) forse se ne stanno rendendo conto”.

“Poco fa, in piena crisi economica e sociale da coronavirus, Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea, ha pronunciato una frase a dir poco indecente. “Non è compito della Bce ridurre gli spread”. Sembra una frase detta male, una gaffe come la chiama il Corriere della Sera ma nasconde molto di più. O inadeguatezza assoluta o connivenza con il sistema di speculatori che stanno aggredendo il nostro Paese proprio in questi giorni difficili. La borsa di Milano, dopo l’uscita della Lagarde, ha perso quasi il 17%. Un crollo senza precedenti”, ha scritto Di Battista su Facebook. Nelle parole della presidente della Bce tutta l’incertezza nel prendere il posto di Mario Draghi, a capo della Banca nel 2012: “Speravo di non dover mai fare un ‘whatever it takes’ e non intendo passare alla storia per un ‘whatever it takes due’, perché ‘ridurre lo spread non è nostro compito’. Tirando le somme, Lagarde afferma che la Bce è disposta a utilizzare tutti gli strumenti necessari per affrontare i nuovi rischi che andranno a coinvolgere tutta l’Eurozona, rientrando poi nelle dichiarazioni affermando che: “L’Italia, con le sue banche, le sue imprese, i suoi cittadini, beneficerà pienamente di tutti gli strumenti messi in campo dalla Bce”.

La risposta di Mattarella

La replica di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, è arrivata in breve tempo, secca e concisa. Un monito quasi, a sottolineare come le parole della Bce non siano state gradite né dagli italiani, né dalle più alte cariche del Paese: “L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per tutti i Paesi dell’Unione Europea. Si attende quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possono ostacolarne l’azione”. A lui si è aggiunta poi la voce di Giuseppe Conte, presidente del Consiglio: “L’Europa richiede ai Paesi membri misure decise al fine di contrastare efficacemente l’emergenza sanitaria. In particolare il compito della Banca centrale deve essere quello non di ostacolare, ma di agevolare tali interventi, creando condizioni finanziarie ad essi favorevoli”. A conclusione dell’attacco dell’ex pentastellato, Di Battista si è detto d’accordo con la richiesta di dimissioni della Lagarde avanzata dai 5 Stelle, rivendicando – dalla Bce – un ruolo che rassicuri le economie dei Paesi membri e rilanciando le proposte del Movimento: “In situazioni di crisi economica eccezionale come quella che stiamo vivendo c’è bisogno di una Banca centrale che funga da prestatore di ultima istanza e rassicuri illimitatamente le economie dei Paese europei, i cittadini e le imprese. Rigettare la riforma del MES è la prima azione che l’Italia ha il dovere di fare (e tutto il Movimento è compatto su questo punto) per dimostrare che non si è più disposti ad accettare intollerabili ricatti”. La conclusione, poi, con parole di fuoco nei confronti di Matteo Renzi. Parole, quelle del leader d’Italia Viva, definite vergognose da Di Battista.