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Coronavirus, Conte: "Siamo un modello, l'Europa ci segua"

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Conte ha varato nuove misure a sostegno dell'economia e delle imprese, ma tutto ciò potrebbe non bastare per contrastare il coronavirus.

Giuseppe Conte ha approvato, al termine del Cdm, il decreto “Cura Italia”, ma il sostegno economico potrebbe non bastare: sono in arrivo nuove stringenti misure contro il coronavirus ad aprile. Infatti, lo stesso presidente del Consiglio ha avvertito gli italiani che “questa manovra non basterà, dovremo poi pensare alla ricostruzione con investimenti”. Infine, Conte ne ha approfittato per rilanciare il modello Italia: “L’Europa ci segua”.

Coronavirus, Conte: “Ce la faremo”

Qualora fosse necessario il governo è pronto a introdurre nuove stringenti misure per arginare l’epidemia di coronavirus: queste le parole del premier Conte. Nella conferenza stampa di presentazione del nuovo decreto a sostegno delle imprese, il presidente del Consiglio si è definito orgoglioso di essere italiano.

“Sono orgoglioso – ha detto Conte – perché partecipe di una comunità che ho l’onore di guidare in un periodo così complesso della nostra storia. Alcuni italiani sono in trincea negli ospedali, in fabbrica, nelle farmacie o dietro ai banconi di un supermercato, tanti rimangono a casa ma non sono inerti, li sostengono dal balcone, dalla finestra, cantando l’inno nazionale. Possiamo essere orgogliosi di essere italiani, insieme ce la faremo“.

Verso nuove misure?

Non sono mancate le polemiche di fronte all’approvazione di un decreto che intende fronteggiare la pandemia in atto. Antonio Misiani, viceministro dell’Economia del Pd, ha ribadito che questo decreto “è solo il primo passo – ha detto ai microfoni di Radio Capital -. Questo è il decreto di marzo, poi verrà quello di aprile. Sarà una manovra con un impatto doppio rispetto all’ultima legge di bilancio”.

“Abbiamo sostanzialmente quasi fatto una manovra finanziaria in pochi giorni con l’obiettivo che nessuno perdesse il lavoro e con aiuti alle famiglie per via delle scuole chiuse – ha spiegato invece la mininistra della PA Fabiana Dadone a La7 -. Una manovra complessa per dare il massimi sostegno possibile nelle condizioni attuali”.

“Alcuni paesi europei si stanno mostrando irresponsabili nel non voler sospendere le regole finanziarie, come previsto nei Trattati – ha scritto su Twitter l’europarlamenare di Azione Carlo Calenda -. Ciò detto suggerirei di agire come se il Patto di stabilità fosse stato sospeso. Perché accadrà nel giro di poco, e perché in tempo di guerra le regole si riducono ad una: vincere la guerra“.