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CdM, via libera al rinvio delle elezioni amministrative: si potrà votare a luglio

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Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto sul rinvio delle elezioni amministrative: l'appuntamento potrebbe slittare a luglio.

Il governo ha dato il via libera al rinvio delle elezioni amministrative che dovrebbero tenersi in 7 Regioni: la scadenza del consiglio comunale, quindi, slitta al 2 agosto. In questo modo, l’orizzonte elettorale entro il quale i cittadini potrebbero essere chiamati alle urne passa dalla primavera all’estate, ma per alcune Regioni potrebbe tenersi addirittura in autunno. Spetta ora ai governatori stabilire se i cittadini andranno a votare a luglio, in piena estate, oppure in autunno, tra settembre e ottobre. Mentre la Toscana sembra più orientata verso il voto in autunno, Veneto, Liguria, Campania e, forse, Puglia potrebbero recarsi alle urne in estate.

CdM, rinvio delle elezioni amministrative

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha già proposto come possibile data per le elezioni amministrative il 12 luglio. Questo comporta, però, lo scioglimento del consiglio comunale a metà maggio, quando ancora non è certo che la pandemia italiana sia alle spalle. Il CdM, infatti, ha approvato il decreto sul rinvio delle elezioni amministrative, lasciando ai governatori la possibilità di stabilire una data di possibile appuntamento alle urne. Se la Toscana propende per l’autunno, Veneto, Campania, Lazio e forse Puglia potrebbero chiamare i cittadini al voto in estate.

L’esecutivo voleva invece organizzare una sorta di “election-day” a settembre per unificare l’appuntamento nelle 7 Regioni che saranno chiamate al voto. Il pressing dei governatori, ancora una volta, ha avuto la meglio. Se dunque è previsto il voto in estate, occorrerà accelerare i tempi per le presentazioni delle liste e dei candidati, nonostante l’emergenza coronavirus sia ancora nel pieno. Ma è vero anche che il voto in autunno potrebbe coincidere con una seconda ondata di contagi.

L’orientamento delle Regioni

Se il governatore del Veneto è pronto a indire le elezioni per il prossimo luglio, la Toscana intende invece attendere l’autunno per recarsi al voto. In Liguria, il governatore Toti potrebbe sfruttare l’anticipo per arginare la spaccatura nel centrodestra, così come potrebbe fare Vincenzo De Luca in Campania. Incerta la situazione delle Marche, dove il governatore uscente Ceriscioli è certo di non candidarsi.