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Sindaco di Olbia contro Conte: "Decreto condanna a morte la Sardegna"

Sindaco di Olbia contro Conte

Preoccupato per le misure contenute nel nuovo decreto, il sindaco di Olbia si è schierato contro il Premier Conte.

Ancora non è entrato in vigore e il nuovo decreto contenente le misure anti coronavirus dal 4 maggio in poi ha già dato adito a numerose polemiche. Tra questa anche quella del sindaco di Olbia Settimo Nizzi che ha attaccato Conte definendo il provvedimento una condanna a morte per la Sardegna.

Sindaco di Olbia contro Conte

Il primo cittadino era convinto che dall’inizio di maggio si potesse ripartire e rimettere in moto la regione, mentre invece gli spostamenti all’interno del territorio saranno consentiti per i medesimi motivi di urgenza, salute, lavoro o visita ai parenti. Ha pertanto chiesto al governatore Solinas una presa di posizione, consapevole che la Sardegna non ha lo stesso numero di contagi della Lombardia e dunque non dovrebbe avere le stesse regole.

Ciò che lui propone è la libertà di movimento dentro la regione senza limitazioni senza che i sindaci debbano controllare quante persone ci siano in un parco o in un’area verde, convinto del fatto che gli italiani siano cittadini maturi. Tenendo per esempio conto dei controlli, nella giornata di domenica 26 aprile 2020 su 53 verifiche le forze dell’ordine non hanno comminato nemmeno una sanzione.

La sua preoccupazione maggior è però quella legata all’economia. Essendo quella della sua città basata su investimenti privati, turismo, trasporti e servizi, teme che commercianti e imprenditori possano essere messi in ginocchio dall’emergenza.

A cosa serve aprire le imprese manifatturiere se i negozi restano chiusi? Ma soprattutto se le persone non hanno i soldi per mangiare?“, si è chiesto indignato. Da medico che ha sempre tenuto in considerazione il rischio sanitario si è schierato a favore di una riapertura totale. “Altrimenti, per la disperazione, si rischia la disobbedienza civile“.