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Interprete insulta il leghista Angelo Ciocca: bufera in Europarlamento

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Insulta il leghista Angelo Ciocca senza accorgersi dei microfoni aperti: le scuse di un interprete dell'Europarlamento.

Un interprete dell’Europarlamento ha dimenticato per sbaglio il microfono acceso mentre insulta il leghista Angelo Ciocca dopo il suo intervento. Su Twitter il leghista riporta il video incriminato e ora chiede provvedimenti per il gesto di diseducazione dell’interprete.

Insulta leghista Ciocca: imbarazzo per interprete

Un interprete dell’Europarlamento, dopo aver tradotto le dichiarazioni del leghista Angelo Ciocca, lo insulta, ma sfortuna vuole che i microfoni siano ancora accessi proprio mentre pronuncia le seguenti parole: “Che c*****ne, possiamo dirlo? Ma dai…”.

Il deputato leghista oggetto di sberleffo ha subito postato sul suo profilo Twitter il video incriminato che l’Europarlamento ha poi provveduto a modificare togliendo la parte degli insulti.

Le scuse dell’Europarlamento

Un episodio gravissimoha dichiarato il deputato Ciocca all’Ansa – e un gesto di grande diseducazione. Mi auguro che il presidente del Parlamento David Sassoli agisca su una cosa grave come questa”.

Polemica che poi si è infiammata su Twitter con questo post: “Questo è il clima di odio che creano i benpensanti che ci accusano! Io, per aver detto la verità sulla Turchia, sono stato sospeso! Lui?

Prontamente sono arrivate le scuse dall’interprete e poi dal Parlamento: “Siamo al corrente del commento inappropriato dell’interprete, che è stato contattato e si è già scusato per il linguaggio usato”. “Il deputato – conclude la nota – riceverà le scuse da parte del Direttore generale responsabile degli interpreti”.

Ciocca è già stato al centro di diversi episodi di disordine all’Europarlamento, da quando calpestò le carte di Moscovici come segno di protesta contro la bocciatura della manovra economica italiana a quando lanciò del cioccolato turco davanti agli eurodeputati per ribadire il no della Lega alle negoziazioni per l’ingresso della Turchia nell’Unione.