Un interprete dell’Europarlamento ha dimenticato per sbaglio il microfono acceso mentre insulta il leghista Angelo Ciocca dopo il suo intervento. Su Twitter il leghista riporta il video incriminato e ora chiede provvedimenti per il gesto di diseducazione dell’interprete.
Insulta leghista Ciocca: imbarazzo per interprete
Un interprete dell’Europarlamento, dopo aver tradotto le dichiarazioni del leghista Angelo Ciocca, lo insulta, ma sfortuna vuole che i microfoni siano ancora accessi proprio mentre pronuncia le seguenti parole: “Che c*****ne, possiamo dirlo? Ma dai…”.
Il deputato leghista oggetto di sberleffo ha subito postato sul suo profilo Twitter il video incriminato che l’Europarlamento ha poi provveduto a modificare togliendo la parte degli insulti.
Sentite cosa si è permesso di dire un interprete dell’ @Europarl_IT dimenticando il microfono aperto. Parole VERGOGNOSE, OFFENSIVE!! Questo è il clima di odio che creano i BENPENSANTI che ci accusano! Io, per aver detto la verità sulla #TURCHIA, sono stato sospeso! Lui? #3giugno pic.twitter.com/SFVG1YuWNV
— Angelo Ciocca (@AngeloCiocca) June 3, 2020
Le scuse dell’Europarlamento
“Un episodio gravissimo – ha dichiarato il deputato Ciocca all’Ansa – e un gesto di grande diseducazione. Mi auguro che il presidente del Parlamento David Sassoli agisca su una cosa grave come questa”.
Polemica che poi si è infiammata su Twitter con questo post: “Questo è il clima di odio che creano i benpensanti che ci accusano! Io, per aver detto la verità sulla Turchia, sono stato sospeso! Lui?”
Prontamente sono arrivate le scuse dall’interprete e poi dal Parlamento: “Siamo al corrente del commento inappropriato dell’interprete, che è stato contattato e si è già scusato per il linguaggio usato”. “Il deputato – conclude la nota – riceverà le scuse da parte del Direttore generale responsabile degli interpreti”.
Ciocca è già stato al centro di diversi episodi di disordine all’Europarlamento, da quando calpestò le carte di Moscovici come segno di protesta contro la bocciatura della manovra economica italiana a quando lanciò del cioccolato turco davanti agli eurodeputati per ribadire il no della Lega alle negoziazioni per l’ingresso della Turchia nell’Unione.