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Il Consiglio dei Ministri approva scostamento di bilancio da 25 miliardi

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Sì del Consiglio dei Ministri allo scostamento di bilancio da 25 miliardi: nessuna decisione formale sulla proroga dello stato di emergenza.

Si è concluso a notte inoltrata il Consiglio dei Ministri in cui il governo ha approvato un nuovo scostamento di bilancio da 25 miliardi, 5 in più rispetto ai 20 originariamente previsti. Prima della riunione si è inoltre tenuto un lungo vertice tra il Premier Conte, i capidelegazione dei partiti di maggioranza e i responsabili economici.

Consiglio dei Ministri approva scostamento di bilancio

Come si legge nei comunicato stampa, il Governo chiederà l’autorizzazione al Parlamento per un ulteriore ricorso all’indebitamento comprensivo dei maggiori interessi passivi per il finanziamento del debito pubblico. Si tratta di 25 miliardi di euro per l’anno 2020, 6,1 miliardi nel 2021, 1 miliardo nel 2022, 6,2 miliardi nel 2023, 5 miliardi nel 2024, 3,3 miliardi nel 2025, e 1,7 miliardi a decorrere dal 2026.

Il nuovo livello di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche è quindi fissato all’11,9% del PIL nel 2020 e il nuovo livello del debito pubblico si attesta al 157,6% del PIL nel 2020. Una misura che l’esecutivo ha ritenuto necessaria per “continuare ad assicurare il sostegno al sistema produttivo e al reddito dei cittadini, a supportare la ripresa e ad intervenire dove necessario per preservare l’occupazione”.

Tra gli interventi che la maggioranza ha in programma di inserire nel decreto agosto usufruendo dello scostamento, dopo il voto in Senato previsto per giovedì 29 luglio, vi sono il rifinanziamento della cassa integrazione, incentivi per le nuove assunzioni, il potenziamento del fondo nuove competenze, la riprogrammazione delle scadenze fiscali e il sostegno agli enti territoriali. Si tratta del terzo scostamento di bilancio dopo quelli da 20 e 55 miliardi approvati nei mesi caldi dell’epidemia.

Proroga dello stato di emergenza?

Il Consiglio dei Ministri avrebbe inoltre discusso della possibile proroga dello stato di emergenza, in scadenza il 31 luglio 2020. Non ha però preso alcuna decisione formale, lasciando quindi aperte tutte le possibilità. Secondo alcune fonti l’ipotesi più accreditata è quella che lo stato venga esteso per altri tre mesi, ovvero fino al 31 ottobre 2020. Il Premier Conte dovrà comunque chiedere il parere del Parlamento.