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Coronavirus, Cdm: via libera a proroga dello stato di emergenza

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Dal Cdm è arrivato l'ok alla proroga dello stato di emergenza per il Coronavirus, in scadenza il 31 luglio, fino al prossimo 30 ottobre.

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera alla proroga, fino al 15 ottobre, dello stato di emergenza per il Coronavirus. La notizia, riportata dall’Ansa, fa seguito al via libera dell’Aula della Camera alla risoluzione di maggioranza che proroga lo stato di emergenza sulla crisi legata alla pandemia di Coronavirus. Stato di emergenza che era ormai in scadenza, il 31 luglio 2020.

Cdm, si a proroga stato di emergenza

Il documento approvato in mattinata ha ottenuto 286 voti a favore, 221 contrari e 5 astenuti. Nel corso del suo intervento in Aula, il premier Giuseppe Conte ha sottolineato, in merito alla proroga che, se “si epura la discussione da posizioni ideologiche, è una scelta inevitabile, per certi aspetti obbligata, fondata su valutazioni squisitamente tecniche. Non sto dicendo ovviamente che è preclusa una valutazione politica, anzi oggi vi viene richiesta, ma voglio dire che il governo sta operando questa valutazione sulla base di mere istanze organizzative, operative, non certo perché si vuole fare un uso strumentale per atteggiamento liberticida, reprimere il dissenso o ridurre la popolazione in uno stato di soggezione. Sono affermazioni gravi che non hanno nessuna corrispondenza nella realtà”.

“No volontà di creare allarme”

Con un chiaro riferimento alle dichiarazioni rilasciate nel corso degli ultimi giorni dalle opposizioni, Conte ha sottolineato:
“Se non si condivide la necessità di prorogare l’emergenza lo si dica in modo franco al governo ma non si faccia confusione sulla popolazione, perché oggi sui social c’è qualche cittadino convinto che prorogare lo stato d’emergenza significhi rinnovare il lockdown dal primo agosto. Non è affatto così”. Nel confermare che non è nelle intenzioni del Governo “Introdurre misure restrittive”, il premier ha spiegato che “la scelta di prorogare lo stato di emergenza non è affatto riconducibile alla volontà di voler creare una ingiustificata situazione di allarme”.