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Insulti razzisti a candidata del Pd: "Commenti figli del pregiudizio"

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Sono centinaia gli insulti razzisti e sessisti piovuti addosso all'avvocatessa Monica Patiño Gomez, candidata con il Pd alle regionali in Toscana.

Centinaia di commenti razzisti e sessisti, a cominciare dai più classici “Vattene a casa tua” e “Tornatene in Colombia”, sono piovuti addosso all’avvocatessa Monica Patiño Gomez nel momento in cui questa ha annunciato la sua candidatura nelle fila del Pd alle prossime elezioni regionali in Toscana. Uno spettacolo riprovevole che rende purtroppo l’idea del livello a cui è sceso il dibattito politico nel Paese, ma che fortunatamente non ha scoraggiato la donna dal continuare la sua corsa elettorale.

Insulti razzisti alla candidata del Pd

Laureata in giurisprudenza ed esperta di diritto internazionale, dell’immigrazione e della famiglia, Monica Patiño Gomez ha raccontato ai microfoni de La Repubblica la gogna mediatica subita dopo aver annunciato la sua candidatura con il Pd: “Ero consapevole del clima politico e sapevo che sarebbe stato difficile, che mi sarei esposta a questo pericolo. Ma vivere queste cose in prima persona fa tutt’altro effetto. Giunta in Italia nel 2001, l’avvocatessa è attualmente impegnata nel supporto agli immigrati sudamericani del territorio attraverso l’associazione Colombianos en Toscana da lei fondata e sostenendo le donne immigrate con il progetto Mujeres Migrantes.

In merito agli insulti subiti, la donna ha dichiarato di essere: “Molto dispiaciuta di avere visibilità per questo episodio. Avrei voluto farmi conoscere per le mie idee, i miei progetti e la mia visione di futuro. […] Come se per una donna che sceglie di impegnarsi in politica fosse naturale dover sopportare offese e insulti. Mi sembra triste che il prezzo da pagare debba essere questo. Anche perché oggi tocca a me. Ma una volta spenti i riflettori della campagna elettorale toccherà a qualcun’altra.

La candidata esprime la sua opinione sul pesante clima politico che gli immigrati sono costretti a subire in Italia ormai quotidianamente, spiegando come i vari commenti razzisti e xenofobi siano figli: “Del pregiudizio e di una propaganda politica che soffia sul fuoco di temi sensibili come l’immigrazione. E di cui queste persone, che lasciano commenti feroci, sono prima di tutto vittime. È proprio contro questo tipo di preconcetti sugli immigrati che continuerò a dar battaglia. […] Vorrei che non si dicesse più che se un immigrato sbaglia, a differenza di un italiano, non paga per le proprie colpe. Ed è per questo che lavoro. Affinché tutte le persone che arrivino in Italia rispettino le regole del Paese che li ha accolti. L’integrazione passa anche attraverso l’insegnamento e il rispetto della legalità”.