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Manifestazione per il No, Calenda: “Battaglia culturale e politica”

Manifestazione per il No Calenda

Si è tenuto a partire dalle ore 18, la manifestazione per il No al taglio dei parlamentari promossa da Azione e Più Europa.

“Fermiamo il populismo. La democrazia non si taglia”. Lo ha dichiarato Carlo Calenda dal palco della Manifestazione per il No al taglio dei parlamentari che si è tenuto a partire dalle ore 18 del 18 settembre in Piazza Sempione a Milano. Parole forti quelle dell’ex ministro che ha anche evidenziato come il voto per il No al referendum del 20 e 21 settembre sia anche e soprattutto una “Battaglia culturale e politica”. Oltre a Carlo Calenda sono inoltre intervenuti Carlo Cottarelli, Giorgio Gori e tanti altri esponenti della scena politica italiana. Non poteva infine mancare Emma Bonino in veste di esponente di Più Europa.

Manifestazione per il No, le parole di Calenda

“Se oggi la politica è in mano a persone come Luigi Di Maio come Grillo, Salvini, Meloni è perché la gente seria di questo paese ha dato una delega in bianco. È il momento di riprendere in mano il senso della politica. Le persone serie non sono una minoranza in questo Paese. La politica ha un’etimologia: arte di governo. La politica senza capacità di governo non è. Solo in questo paese noi abbiamo maturato l’idea che la politica è altro. Che il politico ripete solo quello che sente senza mai entrare nel merito. Addirittura arrivando a pensare che bisogna arrivare parlare alla pancia e non alla testa dei cittadini. Noi vogliamo parlare alla testa e al cuore”, ha tuonato l’ex ministro Carlo Calenda dal palco di Piazza Sempione. Parole quindi importanti che denunciano vanno a denunciare il fatto che si sia “perso il senso di fare politica”.

Le parole di Emma Bonino

Non sono infine mancate le parole di Emma Bonino che è intervenuta in collegamento da Roma: “mi hanno detto che sono un dinosauro, e forse è vero». Ma non si è fermata lì: «Ci è stato chiarissimo da subito che questa non era una riforma. Non bisognerebbe nemmeno chiamarla riforma. Anzi, come ha detto Ceccanti, è uno spot elettorale dei Cinque Stelle. Vedete, man mano, con fatica, e in grande solitudine, qualcosa è cambiato. La gente forse ha cominciato a capire. E ogni giorno vedo nuovi comitati che si formano, vedo personalità che si schierano. Ed è già stata ricordata, ma per me la motivazione del No che ha dato Liliana Segre per me è stata di grande motivazione. A lei dobbiamo la Commissione contro il razzismo.

Una risposta forte quindi da una forza politica che non ha mancato di esprimere con forza il perché del No al referendum a poche ore dal suo inizio.