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Nuovo dpcm, Azzolina: "Scuola? I ragazzi devono rimanere in classe"

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Nel nuovo dpcm non è previsto il ritorno alla DAD per i ragazzi degli ultimi due anni delle scuole superiori: la ministra Azzolina festeggia.

La scuola è salva, almeno per il momento, da nuove possibili chiusure per l’emergenza coronavirus. Nel nuovo dpcm del governo è stata infatti rifiutata la proposta di alcuni governatori di regione di ripristinare la DAD, didattica a distanza, per i ragazzi del quarto e quinto anno delle superiori. La misura era supportata dal minor carico che ne sarebbe conseguito per gli spostamento sui mezzi pubblici. Nulla di fatto però, con la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che commentando il nuovo dpcm si è detta contenta del risultato ottenuto: I ragazzi sono felici, devono rimanere in classe. I numeri e le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità ci confermano che i contagi non avvengono dentro le scuole. L’attenzione deve essere invece orientata fuori, alle attività extrascolastiche, come ribadiamo da tempo”.

Nuovo dpcm, scuola: il commento della Azzolina

Tutti in classe dunque fino a nuovo ordine. La proposta della DAD era stata avanzata nell’incontro Stato Regioni tenutosi nella serata di ieri, 12 ottobre, dal governatore del Veneto Luca Zaia il quale si è avvalso anche del giudizio concorde del suo omologo dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha fatto da tramite con gli esponenti dell’esecutivo.

Per la Azzolina però è fondamentale che in questo progetto di ripresa dell’attività scolastica nessuno venga lasciato indietro, nemmeno gli studenti più grandi e autonomi. “I ragazzi devono rimanere in classe – dice la Ministra – Anche per quelli più grandi la didattica in presenza è fondamentale perché garantisce formazione ma anche socialità, che altrimenti i giovani andrebbero a cercare altrove”.