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Salvini pensa al ricorso al Tar per l'ultimo dpcm di Conte

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Ipotesi ricorso al Tar contro il nuovo Dpcm, Salvini si schiera contro le decisioni di Conte.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, starebbe valutando l’ipotesi di un ricorso al Tar contro il nuovo dpcm. Alla base della decisione del segretario del Carroccio ci sarebbe l’urlo d’allarme riportatogli dai suoi governatori di Regioni e dai suoi primi cittadini che temono forti ripercussioni economiche e sociali a seguito delle scelte dell’esecutivo. Salvini, in quest’ultime settimane più silente che mai, ha deciso ora di tornare all’attacco e già nelle scorse ore aveva annunciato sui social il suo diniego alle scelte fatte a Palazzo Chigi.

Dpcm, Salvini pensa al ricorso al Tar

Il conflitto tra Stato e Regioni è stato quanto mai netto nel corso dell’elaborazione di questo dpcm. Gli enti locali si opponevano drasticamente alla chiusura alle 18, preferendo dare la possibilità agli esercenti di rimanere aperti fino alle 23, ma il governo come noto ha optato per la linea dura. C’è poi l’ormai solita lamentela delle opposizioni, con Lega e Fratelli d’Italia su tutti, che chiedono di essere maggiormente coinvolte nei processi decisionali data la condizione di emergenza.

Ora l’ipotesi di un ricorso al Tar e la volontà del leader del Caroccio di appellarsi anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarela. “Chiederemo un incontro al presidente Mattarella che è il garante della Costituzione – ha detto Salvini su Instagram – Il decreto è ingiustamente punitivo nei confronti di migliaia di lavoratori. Sono chiusure inutili e insensate”. Più di recente, in un’intervista rilasciato a La Verità, il leghista ha detto: “Le nuove restrizioni sono una follia, un lockdown mascherato e dimostrano che il governo ha perso mesi di tempo. Rischiamo di morire di fame invece che di Covid. Il lockdown era ammissibile a febbraio: oggi no”.

Zaia sul nuovo dpcm

Più moderato invece il commento di un altro esponente di spicco della Lega, quel Luca Zaia governatore del Veneto che per lo stesso Salvini potrebbe rappresentare un prossimo avversario nella leadership. “Abbiamo oggi 77 persone in terapia intensiva – ha detto Zaia – il 13 marzo ne avevamo 111 persone in terapia intensiva e il 29 marzo è stata toccata la punta di 356. Abbiamo poco più di 600 persone ricoverate nei diversi reparti. Pressione ce n’è ed è inevitabile, però è pur vero che noi siamo pronti con l’artiglieria pesante in caso di necessità. Con una piccola punta di scetticismo, sono convinto che la curva non avrà tutte queste modifiche con le misure che si sono prese. Poi staremo a vedere, il tempo sarà galantuomo. È pur vero che non possiamo scaricare le responsabilità solo su alcune categorie”.