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Il M5S perde pezzi: lasciano De Lorenzo e Drago

la deputata de lorenzo

La senatrice Drago e la deputata De Lorenzo, tutte e due insegnanti, lasciano il Movimento 5 Stelle. I grillini puntano il dito sulle restituzioni.

Perde ancora pezzi il Movimento 5 Stelle e l’emorragia di parlamentari continua. A lasciare il gruppo parlamentare del Movimento a palazzo Madama  è la senatrice Tiziana Drago, da tempo in rotta col M5S, mentre a Montecitorio l’ultimo addio in ordine di tempo lo ha fato registrare Rina De Lorenzo, che ha deciso di aderire a Liberi e Uguali. “L’annuncio del mio passaggio dal Movimento 5 Stelle a Leu – dice la parlamentare – non dovrebbe creare scalpore né generare malumori. Fare parte di un gruppo significa essere parte di un progetto comune, significa lavorare insieme, confrontarsi, ma anche scontrarsi ed essere liberi di dissentire senza per questo finire sotto processo”.

Il M5S perde pezzi, le ragioni di De Lorenzo

Secondo voci del Movimento il motivo dell’addio si dovrebbe invece cercare nel fatto che la De Lorenzo era finita nel mirino dei probiviri a 5 Stelle per le mancate restituzioni. La deputata calabrese, eletta nel collegio Campania 1 e insegnante di scuola secondaria superiore però ha sempre respinto le accuse, difendendo la scelta di versare eccedenze della sua indennità al Microcredito invece che sul conto gestito dal Comitato restituzioni M5S. Tra le ragioni effettive ci potrebbe essere anche l’ulteriore rinvio degli Stati Generali del Movimento. 

“Sia chiaro che non sono stata io a lasciare – spiega – bensì il Movimento a farmi capire di essere diventata una persona scomoda, fastidiosa, da mettere alla gogna per aver espresso legittimamente posizione contraria al referendum costituzionale per la riduzione del numero dei parlamentari. Ma anche prima, la scelta di restituire al Microcredito piuttosto che al conto privato dei big 5 Stelle, o quella di non votare il Dl Scuola mi hanno resa ‘disorganica’ al Movimento che attraverso i probiviri lo ha costantemente fatto pesare”.

“Sono stata trascinata in un contenzioso per difendere la mia immagine, la mia dignità e la libertà di pensiero che appartiene ad ogni cittadino, nel rispetto dei valori costituzionali che ho sempre difeso. Sono stata costretta ad una scelta obbligata e dolorosa, trascinata in un contenzioso del tutto infondato che non appartiene alla dialettica politica” dice ancora la De Lorenzo, la quale fa sapere che si riserva di adire le vie legali “contro chi mi ha inserito in vergognose liste di proscrizione”.

“Non ho lasciato il M5S perché non si può lasciare chi non ti vuole al suo fianco. Ai miei ex colleghi pentastellati – conclude la parlamentare calabrese – l’augurio di tornare ad essere squadra e a me quello di lavorare con maggiore serenità ed efficacia all’interno di Leu, il partito che mi accoglie e che ringrazio”.

Tiziana Drago lamenta il tradimento delle proposte

Non è stato un gesto d’impulso invece l’abbandono della senatrice Tiziana Carmela Rosaria Drago, siciliana e anche lei insegnante che ha spiegato in una nota le ragioni del suo addio: “Il M5S mi ha scelta per il mio impegno civile nell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose, nel Forum delle associazioni familiari e per la mia attenzione rivolta al mondo dell’istruzione e del sociale. Attenzione – ha detto la Drago – che purtroppo è stata tradita rispetto alle tante proposte avanzate”.