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Lockdown nelle grandi città da lunedì: l'ipotesi sul tavolo del governo

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Diverse città potrebbero tornare in lockdown già da lunedì 2 novembre: il governo sta ragionando con le amministrazioni locali.

Il governo sta ragionando con sindaci e governatori sull’ipotesi di istituire un lockdown nelle città più colpite già a partire da lunedì 2 novembre 2020. L’accelerazione è giunta dopo l’impennata di casi positivi al coronavirus registrata venerdì 30 ottobre.

Lockdown nelle grandi città da lunedì

La prima metropoli che potrebbe andare verso chiusure generalizzate è Milano. I nuovi contagiati sono migliaia e i Pronto Soccorso di alcuni ospedali sono presi d’assalto quotidianamente. Conte sta quindi trattando con il Presidente lombardo Attilio Fontana e il sindaco Beppe Sala per valutare un’ulteriore stretta anti contagio che prevedrebbe il divieto di spostamento per i cittadini (se non motivato tramite autocertificazione da esigenze di necessità, salute e lavoro) e il blocco di tutte le attività ad esclusione di quelle essenziali.

A finire in lockdown potrebbero poi essere altre città come Napoli, Bologna, Torino e Roma. La Capitale ha infatti contato oltre 2 mila casi positivi venerdì 30 ottobre e anche il capoluogo campano inizia a mostrare segni di insofferenza. Il governatore De Luca ha già provveduto a chiudere anche asili nido e scuole materne (oltre a elementari, medie e superiori) ma non si esclude che le serrate possano coinvolgere tutte le attività.

Piuttosto che un nuovo lockdown nazionale, la linea dell’esecutivo sarebbe dunque quella di chiusure localizzate nelle aree più colpite. Sul tavolo ci sono anche altre ipotesi per contrastare la diffusione dell’infezione, tra cui quella di chiudere anticipatamente i negozi e impedire ai centri commerciali di aprire nel fine settimana. Potrebbe inoltre scattare il divieto di oltrepassare i confini regionali per quei territori il cui indice di contagio supera la soglia critica dell’1.5.