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Vertice sul Recovery Fund, tensioni nel governo: Italia Viva lascia riunione

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Italia Viva ha lasciato il vertice sul Recovery Fund prima che finisse minacciando di non approvare la cabina di regia.

Tensione al vertice di maggioranza sul Recovery Fund e in particolare sulla cabina di regia che dovrà gestire i 209 miliardi destinati all’Italia: Italia Viva ha abbandonato la riunione prima della fine minacciando di votare contro le decisioni del Premier perché non condivise con gli alleati.

Vertice sul Recovery Fund

Alla riunione erano presenti sia Maria Elena Boschi che Ettore Rosato che però si sarebbero detti non più disposti a tollerare il metodo di lavoro adottato: “Abbiamo appreso dai giornali del Consiglio dei Ministri e dei suoi contenuti“. Poi la minaccia di non votare documenti al buio, l’uscita dal vertice prima che finisse e l’espressione della volontà di non approvare a scatola chiusa la governance che dovrà occuparsi dei fondi europei.

Si tratta della squadra, composta anche dal Premier Conte e dai ministri dell’Economia Gualtieri e dello Sviluppo Patuanelli, che avrà il compito di attuare il piano Next Generation Eu. Per seguire l’attuazione del piano dovrebbe essere costituita una task force di 6 manager con circa 90 tecnici alle loro dipendenze. I manager saranno figure operative e avranno poteri sostitutivi rispetto ad amministrazioni inadempienti.

Per approvare la cabina di regia è stato convocato un Consiglio dei Ministri per la serata di lunedì 7 dicembre, ma non è escluso che prima ci sia un altro vertice per sciogliere tutti i nodi con i renziani. Oggetto della riunione sarà anche l’approvazione del documento contenente la ripartizione in sei capitoli delle risorse destinate all’Italia. Le prime due voci, vale a dire la Rivoluzione Green e la Digitalizzazione del Paese, dovrebbero assorbire più della metà dei 209 miliardi. 30-35 miliardi andrebbero poi alle Infrastrutture e 20-25 a testa a Salute, Istruzione e ricerca e Inclusione sociale.