Debora Faravelli Preso atto che il Conte ter sembra ormai escluso e che la sua esperienza politica, almeno in questa legislatura, parrebbe esaurita, il Premier dimissionario avrebbe inviato un sms ai ministri affermando che “abbiamo fatto un gran lavoro, dobbiamo esserne comunque fieri“.
Sms di Conte ai ministri
L’avvocato pugliese non ha mai mancato di difendere la sua squadra di governo tanto alla stampa quanto durante le informative a Camera e Senato. E non lo ha fatto nemmeno dopo aver rassegnato le proprie dimissioni ed essere rimasto a guardare l’andamento delle consultazioni e dei tavoli di confronto che avrebbero dovuto precedere un suo terzo incarico.
Secondo una ricostruzione del Corriere della Sera, il Premier già prima di abbandonare l’incarico di capo del governo sembrava aver capito che Renzi avesse “già un accordo col centrodestra e che Salvini e Berlusconi gli avevano garantito che ci sarebbero stati“. Si sarebbe quindi pentito di essersi dimesso: “Se non avessi fatto quel passo forse, ora..“. Va detto che molto probabilmente la crisi si sarebbe comunque aperta data la mancanza di una maggioranza assoluta in Senato, dove l’esecutivo avrebbe rischiato di non avere i numeri per far passare la relazione di Bonafede.
Una nota di Palazzo Chigi ha smentito i virgolettati riportati dal Corriere ribadendo che il Presidente del Consiglio ha ritenuto di non dover assumere alcun ruolo o posizione pubblica durante la fase delle consultazioni e dell’incarico a Fico nel rispetto dell’impegno profuso da quest’ultimo e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
