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Il tentativo fallito di Conte di diventare leader del Movimento 5 Stelle

Conte leader M5S

Il tentativo di Conte di diventare leader del M5S sarebbe fallito: il Premier dimissionario potrebbe ora candidarsi alle elezioni suppletive della Camera.

Dopo aver rassegnato le proprie dimissioni, il Premier Conte sembra sempre più intenzionato ad avere un ruolo da leader all’interno del M5S. Se infatti durante i tre anni di governo non ha assunto una posizione politica, negli ultimi giorni ha più volte ribadito la sua vicinanza ai pentastellati arrivando anche ad intervenire a sorpresa alla loro assemblea. Il suo tentativo di guidare la forza politica sembra però fallito, tanto che per tornare subito nel panorama pubblico potrebbe candidarsi alle elezioni suppletive della Camera che si terranno a Siena.

Conte leader del M5S?

L’avvocato pugliese ci ha provato a convincere il fondatore e garante del M5S Beppe Grillo a rinviare il voto sullo Statuto che introduce la direzione collegiale per salvare il ruolo di capo politico. Ma il suo tentativo sarebbe stato vano . “Beppe, ma sei sicuro che abbia senso votare adesso per il nuovo organo collegiale? Non è meglio aspettare?“, avrebbe chiesto Conte secondo un’indiscrezione riportata da Repubblica. Il fondatore del Movimento sarebbe rimasto dubbioso, incoraggiato anche da Davide Casaleggio che avrebbe voluto addirittura indire la votazione prima di quella per il governo Draghi.

In molti hanno visto quello del Premier dimissionario come il tentativo di prendere tempo per scalare il M5S e dargli unità. Non è infatti sfuggito che durante l’assemblea abbia usato più volte il pronome “Noi”, come se si identificasse.

Conte possibile candidato alle suppletive della Camera

Secondo una ricostruzione del Corriere della Sera, per ritornare subito nel panorama politico Giuseppe Conte potrebbe candidarsi alle elezioni suppletive della Camera nel collegio uninominale di Siena. Qui si voterà infatti per attribuire il seggio lasciato vacante dall’ex ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, dimessosi da deputato del Partito Democratico dopo l’elezione alla presidenza di Unicredit.

L’ipotesi sarebbe giunta nel corso del colloquio con i vertici del M5S e sarebbe già stata sottoposta al Partito Democratico, disposto a sostenerlo. Ancora non si sa quando si voterà, ma l’esecutivo dimissionario aveva prescritto le urne aperte entro il 31 marzo. Potrebbe quindi essere questa la prima prova elettorale di Conte.