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Governo Draghi, piano vaccini: più hub e volontari per le somministrazioni

Piano vaccini governo Draghi

Nuovi hub per le somministrazioni e coinvolgimento della Protezione Civile : il piano vaccini del governo Draghi.

Dal discorso programmatico pronunciato dal Premier Draghi in Senato, è possibile delineare le modifiche al piano vaccini che il nuovo governo si appresta a portare avanti. Tra le principali l’utilizzo di tutti i luoghi di somministrazione possibili, compresi palestre e fiere, ma anche il coinvolgimento della Difesa e della Protezione Civile. Cambieranno anche le competenze: Domenico Arcuri si occuperà solo dell’approvvigionamento e la struttura commissariale dovrebbe essere sgravata per ciò che riguarda logistica e distribuzione.

Piano vaccini del governo Draghi

Il presidente del Consiglio intende infatti ricorrere a tutto ciò che l’Italia ha a disposizione per proteggere i suoi cittadini nel minor tempo possibile. Per questo non si ricorrerà soltanto ai luoghi tradizionali per effettuare le iniezioni e nemmeno le primule disegnate dall’architetto Stefano Boeri. L’idea è quella di utilizzare sedi già esistenti come caserme, palazzetti, fiere ma anche stazioni e spazi nei centri commerciali.

Anche i drive trough della Difesa, come quello della Cecchignola a Roma, potrebbero essere riconvertiti a centri vaccinali. “La Difesa c’è sempre e lavora con la concretezza dei fatti, daremo tutto il supporto richiesto“, aveva affermato il ministro Guerini.

Si tratta di un cambio di passo che rimette in gioco la Protezione Civile, un sistema che ha al suo interno tutte le strutture dello Stato dalle forze di polizia alle forze armate, dai rappresentanti dei servizi essenziali alle associazioni di volontariato. Il governo punta infatti a contare su 300 mila volontari che porrebbero sia allestire le eventuali tensostrutture per effettuare le vaccinazioni che occuparsi della parte sanitaria vera e propria.

La Croce Rossa per esempio attualmente fornisce per il Centro a Fiumicino 30 medici al giorno su due turni. Operatori che potranno arrivare a 40 quando l’hub sarà a regime e potrà effettuare 3 mila iniezioni al giorno. Al tal proposito giungerà presto un dossier per Palazzo Chigi in cui verranno indicate possibilità di intervento e disponibilità.