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Bozza nuovo dpcm, riaprono cinema, teatri e musei

bozza del nuovo dpcm

Nella bozza del nuovo dpcm sono molte le misure confermate. Dal 27 marzo riaprono cinema, teatri e musei.

Confermata la chiusura degli impianti da sci, piscine e palestre, istituzione di un tavolo ad hoc per venire incontro alla situazione pandemica delle regioni. Queste sono solo alcune delle misure contenute nella bozza del nuovo dpcm. Molte quindi le conferme, ma altrettanti saranno i cambiamenti ad iniziare da cinema, musei e teatri che potranno riaprire i battenti a partire dal prossimo 27 marzo. Prevista inoltre una stretta per parrucchieri e barbieri che chiuderanno in zona rossa. Una linea quindi che rimane ferma e che manda un messaggio importante ovvero che non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia.

La bozza del nuovo dpcm

La bozza del nuovo dpcm verrà inviata alle Regioni che avranno la possibilità di esprimere il loro pensiero in merito e confrontarsi ulteriormente con il governo. Ricordiamo che il nuovo decreto mantiene vietati gli spostamenti tra Regioni almeno fino al 27 marzo salvo motivi di salute, lavoro o rientro presso la propria residenza. Resta il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5 e viene inasprito il meccanismo di visita ad amici e parenti che sarà possibile in zona gialla per un numero massimo di 2 persone più figli minori fino a 14 anni. Consentito poi lo spostamento nelle seconde case anche in zona rossa, ma solo se riguarda il nucleo familiare e salvo ordinanze regionali che lo vietino in caso di zona arancione.

Restano chiuse palestre e piscine, così come restano vietati gli sport di contatto e di squadra (salvo il caso degli agonisti). Si può fare attività fisica all’aperto, ma solo in maniera individuale. I negozi invece saranno tutti aperti in zona arancione e gialla, mentre tutti chiusi in zona rossa (ad eccezione naturalmente di quelli essenziali). Per cinema e teatri l’apertura è ancora rinviata, ma una possibile luce in fondo al tunnel sembra esserci. Il governo starebbe infatti lavorando ad un protocollo per permettere la riapertura delle sale ad aprile, sempre che la situazione non peggiori ulteriormente. I musei, attualmente aperti in zona gialla dal lunedì al venerdì, potrebbero con il nuovo protocollo restare frequentabili anche nei weekend.

Nel nuovo dpcm non cambieranno le regole per i ristoranti che dovranno rimanere chiusi a cena. Si teme la maggiore affluenza serale con gli inevitabili assembramenti che potrebbero generarsi fuori dai locali e per questo anche nel nuovo decreto in zona gialla i ristoranti potranno rimanere aperti fino alle 18 e continuare con l’asporto fino alle 22 e con la consegna a domicilio sempre. Chiudiamo con la scuola per la quale è previsto che gli studenti delle superiori in zona arancione siano in presenza tra il 50% e il 75% e che i più piccoli fino alle medie siano in presenza. In zona rossa invece si ricorrerà maggiormente alla didattica a distanza.

Tavolo ad hoc vigilerà su zone bianche

Una delle introduzioni più interessanti nella bozza del nuovo dpcm è quella dell’istituzione di un tavolo creato appositamente per vigilare sulle zone bianche ovvero quelle che dovrebbero essere idealmente delle “isole felici” dove si può respirare una prima timida libertà. Dalla bozza si legge: “Presso il Ministero della salute è istituito un Tavolo tecnico permanente composto dai rappresentanti dell’Istituto superiore di sanità e delle Regioni e Province autonome interessate, cui è affidato il compito di verificare, attraverso il monitoraggio degli effetti del rilascio delle misure anti contagio nei territori di cui al comma precedente, il permanere delle condizioni di cui al comma ovvero dove ‘si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti’.

Sospese sale scommesse e parchi di divertimento

Se cinema, teatri e musei possono riaprire dal 27 marzo, con la bozza del Nuovo Dpcm rimarranno chiuse “le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente” – si legge inoltre che anche parchi tematici e parchi divertimento saranno chiusi. Potranno invece “operare attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta” e destinate ai bambini purché vengano adottati: “appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia di cui all’allegato 8”.

Ristoranti e bar chiusi alle 18

Tra le conferme previste dal Dpcm quella di bar e ristoranti che continueranno a rimanere chiusi dopo le ore 18. “Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5,00 fino alle ore 18,00. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”. Rimarrà invece consentita – si legge dalla bozza – consegna a domicilio. Rimarrà aperta “la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati”.

Covid, sospese fiere e congressi

Con le nuove restrizioni del Governo Draghi è stata confermata la sospensione di fiere, congressi ed ogni altro evento che implichi “assembramenti in spazi chiusi o all’aperto”. Discorso analogo valido anche per discoteche o ancora sale da ballo.

Chiuse palestre e piscine

Non potranno ancora aprire palestre, piscine, centri benessere o ancora terme “ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento”.

Salta stagione sciistica 2020-2021

Addio alla stagione sciistica 2020-2021. Se fino all’ultimo si sperava almeno per una ripartenza almeno negli ultimi mesi invernali, con le nuove restrizioni rimarranno chiusi anche gli impianti sciistici pur con un’eccezione: “Gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni), dal Comitato italiano paralimpico (Cip) e/o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni, nonché per lo svolgimento delle prove di abilitazione all’esercizio della professione di maestro di sci”.