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Draghi a Bergamo per la giornata delle vittime del Covid: "Lo Stato c'è e ci sarà"

draghi a bergamo per giornata della memoria

Il premier Draghi a Bergamo ricorda le vittime del Covid in questa "giornata di tristezza e di speranza. Lo Stato c'è, la campagna vaccinale prosegue".

In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus, il Presidente del Consiglio Mario Draghi si è recato a Bergamo, territorio simbolo dell’emergenza, dove il Covid ha colpito molto duramente durante la prima ondata. In mattinata è stata deposta una corona di fiori al Cimitero monumentale della città davanti alla stele alle vittime su cui è incisa una poesia di Ernesto Olivero. È lo stesso luogo dove lo scorso 28 giugno il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva portato una corona di fiori.

Draghi a Bergamo per la commemorazione

In questa nuova giornata della memoria viene inaugurato anche il Bosco della Memoria dove verranno messi a dimora i primi 100 alberi. Tra questi Draghi pianterà Tiglio donato dal Comune di Buccari, nel Siracusano, in un progetto di coordinamento ambientale portato avanti da diversi Comuni d’Italia e finanziato dall’amministrazione di Bergamo con un crowdfunding.

L’intero evento si è svolto senza la partecipazione dei cittadini a causa dell’emergenza sanitaria e della zona rossa. Hanno però partecipato diverse figure istituzionali e rappresentative dell’emergenza, come il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il vescovo Francesco Beschi, il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli, il prefetto Enrico Ricci, il direttore generale dell’Ats Bergamo Maurizio Giupponi, la direttrice dell’ospedale Giovanni XXIII, un’infermiera e un medico di base in rappresentanza delle loro fondamentali categorie. La cerimonia viene trasmessa dalla Rai e sui canali ufficiali della Presidenza del Consiglio.

“Luogo simbolo del dolore di una nazione”

Nel suo discorso di commemorazione, il presidente Draghi si è rivolto direttamente ai cittadini di Bergamo dicendo: “Non possiamo abbracciarci, ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti più uniti“. “Avete vissuto giorni terribili – ha aggiunto – sono tante le immagini di questa tragedia ma una è indelebile, la colonna di carri militari carichi di bare”.

Questo luogo – ha specificato il Premier – è un simbolo del dolore di un’intera nazione. È anche il luogo di un impegno solenne che oggi prendiamo. Siamo qui per promettere ai nostri anziani che non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente assistite e protette, solo così rispetteremo la dignità di coloro che ci hanno lasciato”. La città di Bergamo e la sua comunità ha dato prova di saper reagire, di trasformare i lutti e le difficoltà in voglia di riscatto, di rigenerazione. Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo – ha continuato Draghi – non vedono l’ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo Paese”.

Il caso AstraZeneca

Il presidente del Consiglio si è poi espresso anche su uno dei nodi fondamentali di queste ore, ovvero l’attesa decisione da parte dell’Ema sul vaccino AstraZeneca dopo lo stop precauzionale del siero avvenuto nei giorni scorsi a seguito di alcuni morti sospette. “Il governo – ha assicurato Draghi – è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra priorità. La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale“.

L’Italia dunque andrà avanti nel suo piano: “Nella giornata di oggi – ha aggiunto il Presidente del Consiglio – l’Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione, la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi. L’incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche. Abbiamo già preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti”.

A margine di questa parentesi sul piano vaccinale, Draghi ha voluto esprime ulteriormente la sua vicinanza a Bergamo e a tutto il Paese nella speranza che avverta che lo “Stato c’è e ci sarà”.