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Ponte Morandi, Vicini e Casagrande: precari appena assunti

Ponte Morandi

Mirko Vicini e Bruno Casagrande travolti dal pilone del ponte mentre lavoravano: erano precari appena assunti

A rendere ancora più tragica una vicenda fatale, di per sé drammatica e inconcepibile, c’è un più ampio quadro di precariato che le fa da contorno. In mezzo a un’infinità di carte e documenti che forse dovranno essere controllati, tra una burocrazia lenta e ammissioni di colpe difficili da ottenere, il bilancio delle vittime è salito a 39. Il crollo del ponte Morandi ha provocato una strage. In mezzo alle macerie giacciono cadaveri ammassati. E forse qualche miracolato. Si continua a scavare alla ricerca di sopravvissuti. Tra condizioni climatiche instabili, lamiere e macigni di cemento, civili e vigili del fuoco scavano imperterriti.

Nella fabbrica di precari che è l’Italia, le strade si sgretolano all’improvviso. Nella lista dei defunti in seguito al crollo del viadotto genovese ci sono due delle 2,9 milioni di dipendenti a termine. Mirko Vicini e Bruno Casagrande erano dei precari appena assunti. Nel crollo, il pilone del ponte li ha travolti, uccidendoli.

Mirko Vicini e Bruno Casagrande

Mirko era stato assunto poche settimane fa all’Amiu. In quel maledetto 14 agosto 2018 stava lavorando nell’isola ecologica di Campi. All’improvviso è stato travolto da un pilone del ponte crollato. Il giovane, di 31 anni, si aggiunge alle decine di vittime della tragedia che ha colpito Genova. In un primo momento si è pensato che Mirko non si trovasse sul luogo di lavoro. Speranze cadute nel vuoto in serata.

Stessa sorte per il collega Bruno Casagrande. Anche lui poco più che trentenne (aveva 35 anni) è deceduto sul lavoro. Entrambi gli operai trovati morti avevano firmato un contratto stagionale dopo mesi di disoccupazione ed erano precari. Ancora disperso, invece, Sandro Campora, 53enne prossimo alla pensione.

Ponte Morandi

Tiziana Merlino, direttrice dell’azienda, ha espresso cordoglio a nome di tutta la società. “I danni sono inestimabili ma nulla paragonati al dolore per le vite perse”, ha giustamente sottolinaeto. Mirko Vicini e Bruno Casagrande erano entrambi del Ponente genovese.