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Cinzia De Lio, la prof che non ha lavorato per 20 anni: "Dirò la mia verità, ma ora sono al mare"

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Come ha fatto Cinzia De Lio a non lavorare 20 anni su 24 in servizio? La prof vuole dire la sua verità.

Cinzia Paolina De Lio, prof che non ha lavorato per 20 anni, vuole dire la sua verità. Per non aver lavorato è stata licenziata, dopo una lunga battaglia legale.

Prof non lavora per 20 anni: “Dirò la mia verità, ma ora sono al mare”

Dirò la mia verità, ma ora sono al mare” sono state le prime parole di Cinzia Paolina De Lio, professoressa di 56 anni di Chioggia, licenziata dopo una lunga battaglia legale per non aver lavorato per ben 20 anni su 24 di servizio. In una breve dichiarazione rilasciata al quotidiano La Repubblica, la docente ha definito la vicenda che la riguarda “assolutamente unica e surreale“, e ha spiegato di voler spiegare la verità, ma non ora, perché si trova al mare. “Non rispondo a domandine di giornalisti buttate qua e là che non renderebbero giustizia all’affermazione della Verità in merito alla mia vicenda, unica in senso assoluto. Sono disponibile, ovviamente, a trasmettere ai colleghi che me lo chiederanno atti e documenti utili” ha concluso.

La prof di Storia e Filosofia, originaria della Calabria, era arrivata nel veneziano una decina di anni fa ed erano subito iniziati i problemi. Gli studenti denunciavano la scarsa attenzione quando era in classe. Come ha fatto la donna a non lavorare 20 anni su 24 resta un mistero. La docente è diventata di ruolo nel 2001, dopo aver vinto un concorso. Ha insegnato all’istituto magistrale di Polistena, in provincia di Reggio Calabria, e poi al liceo scientifico Galilei di Dolo, a Verona, al Veronese di Chioggia e al Carducci di Verona. Si tratta sempre di assegnazioni annuali perché il marito è un ufficiale della Guardia di Finanza.

Prof non lavora per 20 anni: come si è arrivati al licenziamento

La prof in 20 anni avrebbe inviato 67 certificati di assenze per malattia, che l’hanno portata fuori dalla scuola da 40 a 180 giorni l’anno. A ciò si aggiungono due assenze per infortuni sul lavoro e 16 permessi per motivi personali, tre interdizioni dal lavoro per motivi di salute, i congedi di maternità e l’allattamento e quelli per la salute del figlio. Ci sono anche sette periodo di congedi parentali retribuiti, 24 per assistere familiari portatori di handicap, 5 esoneri per la partecipazione a corsi di formazione. In totale le assenze giustificate ammontano a più di 100. Nel 2017 è stata sospesa per incapacità didattica. Il tribunale di Venezia l’ha reintegrata l’anno dopo ed infine la Corte d’Appello e poi la Cassazione l’hanno licenziata. La docente è stata sollevata dall’incarico dal Miur per la “assoluta e permanente inettitudine alla docenza”.