Giampiero Casoni Cresce la tensione ad oriente ed arrivano le prove di guerra della Cina: testato il blocco intorno a Taiwan. Una simulazione con attacchi aerei e bombardamenti dell’isola non lascia adito a dubbi circa le note mire di Pechino su Taipei. Il Comando del teatro meridionale dell’Esercito popolare di liberazione cinese ha riferito con un suo portavoce, di aver organizzato forze navali e aeree per “rintracciare e monitorare” il cacciatorpediniere Uss Milius. Lo ha fatto quando “è entrato illegalmente nelle acque vicino alla barriera corallina cinese di Meiji nelle Nansha nel mar Cinese meridionale”.
Cina: testato il blocco intorno a Taiwan
Dal canto suo la Settima Flotta Usa aveva fatto sapere che che “il cacciatorpediniere Uss Milius ha affermato i diritti e le libertà di navigazione nel mar Cinese meridionale in conformità con il diritto internazionale”. Intnato però aerei da combattimento e navi da guerra di Pechino hanno simulato attacchi e bombardamenti contro Taiwan. Lo hanno fatto, da quanto riferisce Ansa, nella seconda giornata di esercitazioni che ha visto le forze cinesi circondare l’isola.
Il summit californiano che non è piaciuto
L’emittente di stato di Pechino Cctv ha anche spiegato che quelle manovre sono state decise in risposta all’incontro in California del presidente taiwanese Tsai Ing-wen con Kevin McCarthy, presidente della Camera degli Stati Uniti.
