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Putin, la teoria dell'avvelenamento: "L'élite lo vuole eliminare"

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Fonti anonime del ministero della Difesa ucraino sono convinte che l'élite voglia eliminare Putin e si fa spazio la teoria dell'avvelenamento.

Fonti anonime del ministero della Difesa ucraino sono convinte che l’élite voglia eliminare Putin e si fa spazio la teoria dell’avvelenamento.

Putin, la teoria dell’avvelenamento: “L’élite lo vuole eliminare”

Fonti anonime del ministero della Difesa ucraino sostengono che l’economia della Russia sia ormai in uno stato molto precario, tanto che l’élite imprenditoriale, politica e militare sarebbe pronta a cogliere la prima occasione per eliminare il leader. Putin ha paura di questa teoria, per questo avrebbe già preso provvedimenti. Gli oppositori del leader del Cremlino sono nascosti, ma secondo l’intelligence di Kiev avrebbero già deciso che il successore potrebbe essere Alexander Bortnikov, direttore dei servizi di sicurezza russi, recentemente mandato via da Putin per “fatali errori di calcolo nella guerra contro l’Ucraina”.

La teoria di un possibile attentato a Putin

La propaganda deve essere valutata attentamenti, ma da giorni si continua a parlare di un possibile attentato contro Putin. Anche il senatore repubblicano della Florida, Marco Rubio, ha dichiarato che “sarebbe fantastico se qualcuno internamente facesse fuori questo ragazzo e lo eliminasse“. Secondo la maggior parte degli ex agenti segreti, il metodo migliore sarebbe il veleno. Putin mangia solo cibo che viene dalle tenute agricole del suo grande amico, il patriarca della Chiesa ortodossa di Mosca, Cirillo I. Ora che c’è la guerra forse ha cambiato le sue abitudini, ma solitamente si è sempre servito di una misteriosa apparecchiatura in grado di scoprire tracce di veleno. A febbraio ha licenziato mille persone dallo staff delle cucine, per paura che potesse esserci un infiltrato e sembra abbia assunto un gruppo di assaggiatori. Si parla anche di una possibile eliminazione con esplosivo sotto l’asfalto. Per questo Putin ha ridotto gli spostamenti in auto.

La routine di Putin

Il presidente Putin segue sempre la solita routine, anche se con la guerra potrebbe aver cambiato qualche abitudine. Dopo colazione solitamente nuota per due ore, poi riceve generali e funzionari. Lavora su una scrivania di legno, senza computer perché teme intercettazioni online. Tutti i documenti che esamina o invia sono su carta. Per le comunicazioni non usa cellulari, ma apparecchi dell’era sovietica. Legge sempre i quotidiani e gli articoli dell’amico Andrey Kolesnikov. Se le teorie di un possibile attentato fossero vere, qualcuno starebbe cercando di capire bene le sue abitudini per colpirlo.