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Putin vacilla ed ammette che la situazione nei territori occupati è "difficile"

Vladimir Putin

Putin vacilla ed ammette che la situazione nei territori occupati è "difficile": si tratta di quelli di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson

A suo modo è una specie di “notiziona”, quella con cui Vladimir Putin vacilla per la prima volta da quando la Russia ha mosso guerra all’Ucraina ed ammette che la situazione nei territori occupati è “difficile”. Il presidente russo spiega chiaramente che le regioni sottoposte ai referendum sono sotto scacco. Il dato è che il capo del Cremlino avrebbe detto che la situazione nei territori ucraini annessi da Mosca a settembre è “estremamente difficile”. Motivo per cui i servizi sono in allerta massima.

La situazione nei territori occupati è “difficile”

Quali sono quei territori? Quelli di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson. Secondo quanto riprende AdnKronos a lanciare l’allarme è il presidente russo, Vladimir Putin. Ecco le sue parole: “La situazione nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è estremamente difficile“. 

Nella giornata dei servivi “sos” al Fsb

Il presidente russo lo avrebbe sostenuto nel corso della Giornata dedicata ai Servizi di Sicurezza e sul tema è stato citato dal Guardian. Proprio per questo motivo  Putin ha ordinato ai servizi federali (Fsb) di rafforzare la sorveglianza sulla società russa e ai confini del Paese. Lo scopo evidente è quello di contrastare quello che ha definito “l’emergere di nuove minacce” provenienti dall’estero.