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Qatargate, Panzeri: "Buttavo contanti nella spazzatura, erano troppi"

Panzeri Antonio

Rese pubbliche dalla tv tedesca Deutsche Welle le rivelazioni di Antonio Panzeri nel corso degli interrogatori

Qatargate. L’inchiesta di Bruxelles trova il compromesso. Ufficializzato l’accordo tra le autorità belghe e l’ex eurodeputato Antonio Panzeri: riduzione della pena da cinque anni a uno in cambio di una confessione.

Sottoposto a due interrogatori

Le rivelazioni di Antonio Panzeri nel corso dei due interrogatori a cui è stato sottoposto dagli investigatori della Procura federale belga iniziano a girare. Tra le più bizzarre, quella di aver ammesso un eccessivo possesso di denaro: «Buttavo contanti nella spazzatura, erano troppi». È stata la tv tedesca Deutsche Welle – dopo aver visionato i verbali dell’inchiesta Qatargate – a rendere pubblica la maggior parte delle informazioni svelate dall’ex europarlamentare.

Da Bruxelles alla Turchia

L’inchiesta si allarga. Tra il 2019 e il 2021, l’avvocato Hakan Camuz avrebbe versato 75mila euro alla società Equality consultancy, costituita a Opera (MI) e facente capo ad Antonio Panzeri a Francesco Giorgi, compagno di Eva Kaili. Il fine? L’ottenimento di quelli che lui stesso definisce «servizi di lobbying etico», ché portassero il Parlamento europeo a schierarsi contro il conflitto in Siria e i crimini di guerra nello Yemen. Altri 200mila euro sono arrivati nel 2018 alla stessa Equality da una società turca, allora Panzeri era ancora deputato europeo di Articolo uno.