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Ragazzo di 15 anni morto in Cilento, la denuncia dei genitori: “Qui non c’è il pronto soccorso”

morte

In Cilento, un ragazzo di 15 anni, Tommy, è morto in un incidente stradale. I genitori hanno denunciato l’assenza di un pronto soccorso aperto in zona.

I genitori di un ragazzo di 15 anni, deceduto a causa di un incidente stradale nel Cilento, hanno scritto un lungo e commovente post per commentare la tragedia vissuta.

Ragazzo di 15 anni morto in Cilento, la dinamica dell’incidente stradale

Nel pomeriggio di sabato 18 settembre, un ragazzo di 15 anni, Tommy, è prematuramente scomparso dopo essere rimasto coinvolto in un drammatico incidente stradale. L’adolescente, originario di Castellabate, nel Cilento, si trovava a bordo del suo scooter quando è stato investito da un’auto. A seguito dell’impatto, il 15enne è stato sbalzato dal mezzo a due ruote ed è ricaduto al suolo dopo un volo di alcuni metri.

I soccorritori del 118 giunti sul luogo del sinistro hanno fornito al giovane le prime cure mediche e lo hanno poi trasportato presso l’ospedale di Vallo della Lucania, unico presidio ospedaliero a essere dotato di pronto soccorso attivo presente nella zona. Il pronto soccorso della più vicina Agropoli, infatti, sta lavorando a mezzo servizio.

Nonostante il trasporto in ospedale, il ragazzo si è spento poco dopo il suo arrivo al nosocomio lucano.

Ragazzo di 15 anni morto in Cilento, la denuncia dei genitori: “Qui non c’è il pronto soccorso”

In seguito alla tragica scomparsa dell’adolescente, i suoi genitori, Carmine e Giovanna, hanno deciso di scrivere un lungo post diffuso attraverso i loro canali social, asserendo: “Nel Giorno più buio della nostra vita…Non è possibile descrivere il dolore di un padre, della sua famiglia e dei suoi cari per la perdita del bene più prezioso: il proprio figlio. Destinatario di tutte le speranze della famiglia, speranze di vita, di affermazioni, di riscosse, ma soprattutto di vita. È stata distrutta la vita di una famiglia, la mia. Ma non solo della mia, ma di tutte le famiglie che hanno un figlio la cui vita è stata stroncata in maniera inutile. È vero, nessuna vita stroncata è utile, ma tanto meno quella di un ragazzo di quindici anni. Quindici. Con tutta la vita avanti a sé, nelle gioie e nei dolori che ovviamente ogni famiglia si aspetta, ma non questo. È troppo, non è sopportabile, non può e non potrà mai essere sopportata la perdita di un figlio. Mai”.

Ragazzo di 15 anni morto in Cilento, l’appello dei genitori

I genitori di Tommy, inoltre, attraverso il loro post, hanno anche cercato di rivolgere un appello alle autorità competenti, chiedendo che la morte del figlio non sia stata inutile.

A questo proposito, infatti, Carmine e Giovanna hanno dichiarato: “C’è solo una cosa che può rendere più sopportabile questo dolore, far sì che non sia stata una morte inutile, che sia servita a qualcosa. E a cosa potrebbe essere servita? A far sì di decidere che le Istituzioni rendano i soccorsi più accessibili, più mirati, più presenti. Ed è questo che manca al nostro Comune ed ai comuni del circondario: i soccorsi in caso di bisogno e l’assistenza sanitaria – e hanno aggiunto –. Non so se i soccorsi fossero stati più celeri cosa sarebbe potuto cambiare per mio figlio: forse tutto, o forse nulla. Fatto sta che, come sempre, il nostro circondario paga l’assenza di un presidio ospedaliero, che pure esiste, ma è sottoutilizzato quando non lo è del tutto. Parlo dell’Ospedale di Agropoli dove esiste solo un pronto soccorso, nonostante l’esistenza di una struttura enorme, la cui chiusura ha determinato l’esistenza in zona di un unico presidio ospedaliero, quello di Vallo Della Lucania. Non è possibile, non è pensabile che la nostra zona, il Cilento, così ricca di visitatori e così densamente popolata sia servita solo dalla struttura di Vallo, e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”.

Ragazzo di 15 anni morto in Cilento, la conclusione del post Facebook

Infine, l’appello postato su Facebook dai genitori di Tommy si è concluso con una riflessione legata alle imminenti elezioni durante le quali verrà eletto il nuovo primo cittadino di Castellabate, sottolineando: “Nel Comune di Castellabate è partita da tempo la campagna elettorale per le elezioni del nuovo Sindaco e dei rappresentanti del popolo, di quella stessa gente di Castellabate che oggi, non domani, oggi, patisce l’assenza proprio delle Istituzioni sotto forma di assenza di strutture ospedaliere e di assistenza sanitaria. Ed è per questo che chiedo, a nome mio, della mia famiglia, ma soprattutto a nome di Tommasino, che tutti, dico tutti i candidati alle prossime elezioni facciano un passo indietro, non si candidino, ritirino le proprie candidature sin quando per tutti noi ci sia e si pretenda, la riapertura dell’Ospedale di Agropoli per la nostra comunità e per tutti coloro che ne avranno bisogno. È un atto di civiltà che chiedo nei fatti, non nelle troppo parole e promesse che purtroppo siamo abituati a sentire. Un futuro migliore è quello che predicano o che si vantano di predicare tutti i candidati, iniziate da qui. Ora, non domani. Un padre, ma anche un elettore”.