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Rai, attesa nomina del cda per il nuovo presidente

Nomine presidente Rai

Oltre al presidente, sono attese anche le altre nomine per la nuova gestione della televisione pubblica.

Dopo l’approvazione della Commissione di Vigilanza, il cda della Rai è chiamato a nominare il nuovo presidente della televisione pubblica. Il consigliere verrà poi ascoltato dalla Vigilanza, per procedere, infine, con il via libera della bicamerale. Il candidato della maggioranza è Marcello Foa, la cui nomina è stata bloccata a luglio per l’opposizione di Forza Italia. Ma il partito di Berlusconi si è astenuto in Commissione, permettendo una nuova candidatura. In cda sono previsti i voti contrari dei consiglieri Rita Borioni, senatrice del Pd, e Rodolfo Laganà, che durante la prima votazione si è astenuto.

Rai, tutte le nuove nomine

Insieme alla scelta del presidente, si procederà anche con le altre nomine della nuova gestione Rai. Per il Tg1, il centrodestra sostiene Gennaro Sangiuliano, la cui vittoria è considerata probabile. Il M5S ha invece proposto Alberto Matano, che eventualmente verrebbe destinato al Tg2. Si attende la nomina di Luca Mazzà al Tg3, di Stefano Coletta come direttore di rete e di Paolo Corsini alla radiofonia. Alessandro Casarin e Luciano Ghelfi sono i candidati della Lega per il TGR. Allo sport, probabile nomina di Jacopo Volpi.

Le critiche a Foa

“La Rai è una risorsa per il Paese e non solo per l’informazione, risorsa che va onorata e difesa nell’interesse esclusivo dei cittadini”, ha dichiarato Marcello Foa al momento della prima nomina. “Le logiche della partitocrazia sono estranee ai miei valori e alla mia cultura che, invece, contemplano un solo impegno incrollabile: quello nei confronti di un giornalismo libero, trasparente e intellettualmente onesto, senza pregiudizi ideologici”.

Dura l’opposizione del Pd. “Chi troppo vuole, nulla stringe”, ha commentato a luglio il capogruppo Andrea Marcucci. “Conto che la Vigilanza impartisca una bella lezione a Luigi Di Maio e a Matteo Salvini. Foa non può essere il presidente di garanzia che la legge impone per la Rai. Il prossimo candidato sia scelto sulla base di una professionalità indiscussa, e non perché amico di un leader”.

Anche secondo Fnsi e Usigrai il cda “si è piegato al diktat, svelando già al primo atto la totale sudditanza al governo. Siamo di fronte a una violazione di fatto delle norme. La Rai rischia di avere non solo l’ad ma anche il presidente indicato dal governo: un colpo mortale all’autonomia e all’indipendenza del servizio pubblico”.

Cda, via libera a Foa

Il cda ha approvato la nomina di Marcello Foa con quattro voti a favore. Contraria solo la commissaria del Pd Rita Borioni. Astenuto Laganà, rappresentante dei dipendenti Rai. Il presidente della Vigilanza dovrà ora convocare Foa per l’audizione a Palazzo San Macuto davanti alla Commissione. L’incontro è previsto per martedì 25 o mercoledì 26.