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Presidenza Rai, la Vigilanza riapre a Marcello Foa

Presidenza Rai, Foa ricandidabile

Per i rappresentanti del Pd, la ricandidatura di Foa è un chiaro segno di un accordo Lega-FI dopo il vertice di Arcore.

La Commissione di Vigilanza ha dato il via libera al cda per la nomina del presidente Rai. Una decisione che, rende possibile la candidatura di Marcello Foa, sostenuto da Lega e Movimento Cinque Stelle. La sua nomina alla presidenza era stata bloccata dall’opposizione di Forza Italia, che ora si è invece astenuta. Hanno votato a favore i rappresentanti di Lega, M5S e Fratelli d’Italia. Contrari gli esponenti del Pd, LeU e Pier Ferdinando Casini.

Pd: “Accordi Lega-FI”

Per il Pd, il voto della Commissione è una prova degli accordi stretti tra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi in occasione dell’incontro informale ad Arcore. “E tutto questo avviene con la totale complicità del M5S“, hanno dichiarato Andrea Marcucci, presidente dei senatori Pd, e Davide Faraone, capogruppo Pd nella Commissione di Vigilanza. Il Movimento “evidentemente accetta che al tavolo delle spartizioni delle poltrone si sieda anche FI. Con il voto di astensione sulla risoluzione, entra ufficialmente nella maggioranza, portando a casa evidentemente qualche candidatura in più per le amministrative e garanzie sui tetti pubblicitari per le tv di Berlusconi”.

“Siamo di fronte a un fatto gravissimo che spiana la strada a Marcello Foa“, continuano Marcucci e Faraone. “Candidatura che non garantisce assolutamente equilibrio, competenza e pluralismo al servizio pubblico, come presidente della Rai. Il Pd farà ricorso e si opporrà in tutte le sedi a una scelta che calpesta le più elementari regole democratiche dopo che già un voto della commissione di Vigilanza aveva detto con chiarezza no a questa indicazione”.