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Raro fenomeno catturato dalla Stazione Spaziale Europea: l'evento è straordinario

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Un astronauto dell'ESA è riuscito a cogliere le immagini di un raro fenomeno spaziale conosciuto come red sprite

Nell’ambito dell’esperimento Thor-Davis sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), l’astronauta dell’ESA Andreas Mogensen ha catturato immagini di un fenomeno noto come red sprite.

Il raro fenomeno spaziale catturato dall’ESA

Red sprites, blue jets and elves sono fenomeni ottici dell’alta atmosfera associati ai temporali che solo di recente sono stati documentati e che vengono chiamati collettivamente Transient Luminous Event (TLE). “Queste immagini scattate da Andreas sono fantastiche” ha dichiarato Olivier Chanrion, scienziato capo dell’esperimento Thor-Davis e ricercatore senior del DTU Space, aggiungendo che “La fotocamera Davis funziona bene e ci offre l’alta risoluzione temporale necessaria per catturare i rapidi processi dei fulmini“. I fenomeni come i red sprite si creano al di sopra delle nubi temporalesche, per questo motivo non permettono lo studio dalla Terra. Gli astronauti si occupano prevalentemente della loro osservazione, analizzandoli dallo spazio anche grazie l’ausilio dell’Atmosphere-Space Interactions Monitor (ASIM), presente all’esterno della ISS.

Il progetto Thor-Davis

L’esperimento, condotto nell’ambito della missione Huginn, esamina i fulmini presenti nell’alta atmosfera e le modalità in cui potrebbero condizionare la percentuale di gas serra. L’esperimento è condotto dalla Danish Technical University (DTU) insieme all’ESA. Si basa sul precedente esperimento Thor, condotto in occasione della prima missione di Mogensen nel 2015. In quell’occasione l’astronauta aveva fotografato un diverso evento di tuono che si spara verso lo spazio, il cosiddetto blue jets. La macchia rossa ripresa da Andreas Mogensen aveva una dimensione di circa 14 x 26 km.

Cosa ha catturato le immagini

L’Atmosphere-Space Interactions Monitor (ASIM) è un insieme di telecamere ottiche, fotometri e un rivelatore di raggi X e gamma, progettato per cercare scariche elettriche nate in condizioni di tempo tempestoso che si estendono al di sopra dei temporali nell’alta atmosfera. La telecamera Davis utilizza la tecnologia “basata sugli eventi“. Invece di scattare immagini raccogliendo la luce attraverso l’otturatore, misura le differenze di luce e utilizza queste informazioni per creare un’immagine. “Siamo entusiasti di avere Andreas Mogensen alla ricerca di temporali con la nuova fotocamera per eventi. L’ultima volta ha catturato un jet blu, quindi speriamo di ottenere ancora più immagini durante i sei mesi di permanenza. Questa sarà la prima volta che una telecamera per eventi viene utilizzata da un astronauta per osservare i fulmini” ha spiegato Chanrion.