Marianna Piacente Il Regno Unito si veste di un camice all’avanguardia. ll sistema sanitario inglese (Nhs) diventa il primo al mondo a offrire alla popolazione la somministrazione di un’immunoterapia antitumorale tramite iniezione. Finora immessa nei pazienti per via endovenosa, la molecola chiamata «atezolizumab» è in grado di aiutare il sistema immunitario a trovare e distruggere le cellule affette da diversi tipi di cancro (al fegato, ai polmoni, alla vescica ecc.).
Una rivoluzione che riguarderà annualmente circa 3.600 pazienti solo in Inghilterra
Sullo straordinario risultato prende la parola il direttore del settore oncologico di Nhs England, il professor Peter Johnson: «L’introduzione per la prima volta a livello mondiale di questo trattamento si tradurrà nel fatto che centinaia di pazienti potranno trascorrere meno tempo in ospedale e libereranno tempo prezioso nelle unità di chemioterapia del servizio sanitario pubblico» commenta tra orgoglio e soddisfazione. Approvata dall’agenzia britannica del farmaco (Mhra), la nuova tipologia di somministrazione riguarderà ogni anno circa 3.600 pazienti solo in Inghilterra. L’immunoterapia è ormai da anni uno di metodi più efficaci per contrastare i tumori poiché, puntando ad attivare il sistema immunitario contro gli stessi, è in grado di allungare la sopravvivenza a lungo termine e – non da meno – garantire una qualità di vita (più che) nella media.
