> > Repubblica Ceca, il governo condanna la "Z" russa: è il simbolo dell'invasio...

Repubblica Ceca, il governo condanna la "Z" russa: è il simbolo dell'invasione in Ucraina

simbolo invasione

La "Z" dipinta su carri armati e divise dei soldati russi verrà messa fuori legge dalla Repubblica Ceca, in quanto simbolo dell'invasione in Ucraina.

Il governo della Repubblica Ceca ha intenzione di mettere fuori legge la “Z” russa, simbolo dell’invasione militare in Ucraina. Per i trasgressori sono previste conseguenze penali. 

La “Z” simbolo dell’invasione russa in Ucraina

I primi carri armati avvistati con questa lettera risalgono a circa una settimana prima dell’invasione ufficiale dell’Ucraina, avvenuta nella mattinata dello scorso 24 febbraio. Per questo motivo, la “Z” è diventata fin da subito il simbolo di questa guerra.

Il significato di questa simbologia è ancora incerto: c’è chi sostiene che si tratti dell’iniziale di Zapad, cioè “Ovest” in russo, e serva quindi ad indicare la collocazione geografica di un mezzo d’assalto. Altri ancora, invece, ritengono la Z sta per Za pobedu, che letteralmente significa “per la vittoria”. Questa tesi è stata persino avvalorata da un post ufficiale del ministero della Difesa russo.

Persino un atleta russo, Ivan Kuliak, durante la premiazione della coppa del mondo di ginnastica artistica, ha sfoggiato fieramente questo simbolo sulla sua uniforme, il tutto mentre condivideva il podio con un rivale ucraino.

Un simbolo di guerra

Esistono quindi diverse correnti di pensiero che hanno cercato e cercano di dare un significato univoco alla lettera “Z” usata dai russi, ma quel che è indubbio è lo status e il valore che ha assunto, che non è di certo positivo. Come anticipato, è ormai diventata simbolo dell’invasione in Ucraina, tanto che in molti stanno condannando l’utilizzo di questa lettere.

In particolare, la Repubblica Ceca la ritiene come una sorta di “nuova svastica“, e per questo il governo ceco è al lavoro per dichiararla ufficialmente fuori legge. Per i trasgressori che continueranno ad utilizzarla, saranno previste conseguenze penali. Ufficialmente, verrà considerato un reato contro la pace.