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Revisione del processo per la strage di Erba: oggi la seconda udienza

Olindo e Rosa

Davanti alla Corte d'Appello di Brescia, i legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi illustreranno nuove prove: si apre così la seconda udienza per la revisione del processo della strage di Erba.

Hanno una condanna all’ergastolo, Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi che si sono proclamati prima colpevoli della strage di Erba e poi, innocenti. Adesso, il processo è in revisione e oggi è prevista la seconda udienza.

Strage di Erba: al via la seconda udienza nella revisione del processo

I legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi avrebbero in mano nuove prove per dimostrare l’innocenza dei loro assistiti.

Ormai lo sappiamo, loro sono considerati gli artefici della strage di Erba, dove hanno perso la vita Raffaella Castagna, la madre Paola Galli, il figlio Youssef e la vicina di casa Valeria Cherubini.

La strage, dove si salvò solo il marito della Cherubini, venne compiuta appunto dai coniugi Romano nel 2006 per loro stessa ammissione. Anche se poi più volte hanno ritrattato, dicendo di essersi dichiarati colpevoli solo perché così pensavano di rimanere insieme e non essere separati.

Ma dove sta la verità? Il testimone chiave, Mario Frigerio, unico sopravvissuto, indicava Olindo come il suo assalitore ma inizialmente diceva solo che si trattava di un uomo dalla carnagione olivastra. La difesa dei coniugi metterà in discussione proprio la testimonianza dell’uomo, morto poi nel 2014.

Le nuove prove dei legali dei Romano nel processo per la strage di Erba

Gli avvocati avrebbero nuove prove per ribaltare la sentenza di ergastolo. Ad esempio, si mettono in discussione l’attendibilità delle confessioni di Frigerio e del suo ricordo effettivo della strage di Erba.

Ci sono anche altri elementi di discussione, come la famosa traccia di sangue della Cherubini nell’auto di Olindo. Saranno 4 gli avvocati che affronteranno questi temi, due per ogni imputato.

Ancora, i legali vorrebbero ascoltare un tunisino in relazione alla pista che ipotizza un massacro nell’ambito di un regolamento di conti nello spaccio di droga.

Per la decisione si dovrà aspettare ancora un po’.