> > Strage di Erba, spunta il racconto di Olindo: "Una sera è andata male, quell...

Strage di Erba, spunta il racconto di Olindo: "Una sera è andata male, quella volta andò bene"

Strage Erba racconto Olindo

Nel corso della trasmissione Quarto Grado è emerso un lungo racconto inedito uscito dalle parole di Olindo Romano che con la moglie Rosa Bazzi è in attesa della revisione del processo.

Era l’11 dicembre 2006 quando a Erba, comune in provincia di Como si consumava una strage nella quale persero la vita Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e Valeria Cherubini, vicina di casa. Per questo omicidio è stata condannata all’ergastolo la coppia composta dai coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano. Il primo marzo prenderà il via l’istanza per la revisione del processo. A Quarto Grado, nella puntata andata in onda su Rete 4 venerdì 23 febbraio, è stato fatto ascoltare il racconto che Olindo Romano fece davanti a Massimo Picozzi nel 2007.

Strage di Erba, il racconto di Olindo del 2007: “Quella sera ci andò bene”

Olindo Romano, nel raccontare come andarono le cose in quel 2006, ha spiegato che non c’era un piano preciso di commettere l’omicidio: “Noi non abbiamo fatto un piano preciso per andare ad ammazzarli, volevamo solo dargli una fila di botte […] Due tentativi sono andati male, la terza volta è andata bene”.

L’uomo aveva poi dichiarato di aver fatto ingresso nell’abitazione per primo, seguito dalla moglie. Prima fu colpita Raffaella Castagna, poi la madre Paola Galli. Rosa Bazzi avrebbe invece sgozzato il piccolo Youssef aggiungendo anche “poi è tornata indietro e non so se ha colpito anche Raffaella”.

Olindo Romano: “Non proviamo rimorso”

Non ultimo Olindo Romano ha rivelato di non aver provato alcun rimorso per i fatti commessi, né tantomeno la moglie: “Più ne parlavamo e più capivamo che quella era l’unica soluzione”, ha chiarito. Sopravvisse nella strage il marito di Valeria Cherubini, Mario Frigerio che si salvò grazia ad una malformazione alla carotide e che fu dato per morto dagli stessi assalitori.