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Riaperture, il ministro Giorgetti: "Possibili già a partire dalla prossima settimana"

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Il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti spinge su possibili riaperture già dalla prossima settimana a seguito del miglioramento dei dati.

Il tema delle riaperture continua a tenere banco nel governo Draghi, con il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che nelle ultime ore ha esplicitamente parlato della possibilità di far ripartire le attività commerciali già dalla prossima settimana. Uno scenario favorito secondo Giorgetti dal miglioramento della curva epidemica e dai dati positivi sulla pandemia che si stanno riscontrando in numerose regioni. Regioni che secondo la Lega sarebbero già in zona gialla se non vi fosse stato il blocco totale di quest’ultima da parte dell’esecutivo.

Giorgetti: “Riaperture possibili da settimana prossima”

Intervenendo in videoconferenza davanti alla commissione Attività produttive della Camera e alla commissione Industria del Senato, il ministro si è trovato a parlare proprio del tema delle riaperture, affermando che: “La cosiddetta cabina di regia, che deve valutare l’andamento epidemiologico e l’andamento dei contagi, non può che prendere atto dei dati scientifici oggettivi che indicano un decremento per tante motivazioni: il lockdown, la bella stagione, la politica vaccinale”.

Il ministro dello Sviluppo economico ha poi aggiunto che: “Se questi dati sono effettivamente veri già dalla settimana prossima un programma di riaperture, ovviamente prudenziale ma ragionevole, deve essere messo in campo. […] Si possono cominciare a riaprire le attività con protocolli adeguati che garantiscano la sicurezza”.

Il parere di Matteo Salvini

Si tratta della linea politica già da tempo portata avanti dallo stesso segretario della Lega Matteo Salvini, secondo cui alla luce di un calo dei contagi non ci dovrebbe essere nessun impedimento a eventuali riaperture delle attività commerciali: “Laddove la situazione è sotto controllo bisogna tornare al lavoro, alla vita, allo sport. Mi auguro che tutta l’Italia sia aperta entro il 2 giugno. Non accetto il discorso di Speranza che vede solo rosso. Va bene dove la situazione è grave” ma “i dati scientifici che valevano fino a marzo dicono che oggi mezza Italia sarebbe gialla”.