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Ritrovati al Circeo i resti di 9 uomini di Neanderthal nella grotta di Guattari

Un'immagine dei resti

Ritrovati al Circeo i resti di 9 uomini di Neanderthal nella grotta di Guattari. Si tratta di individui non coevi vissuti fra 50 e 125mila anni fa

Ritrovati al Circeo i resti di 9 uomini di Neanderthal nella grotta di Guattari, la straordinaria scoperta giunge a coronamento della campagna di scavo in uno dei siti più importanti di tutti, fra quelli che precedono la storia, per il paleolitico medio. La campagna è condotta condotta dalla soprintendenza archeologica delle province di Latina e Frosinone in collaborazione con l’Università di Tor Vergata e ha dato frutti straordinari, culminati con il ritrovamento di cui si dà menzione in questi giorni. I resti di un gruppo di ominidi (in realtà già pienamente afferenti al genere Homo e contemporanei dei cugini più evoluto Cro Magnon) riconducibili a nove individui. 

Ritrovati al Circeo i resti di 9 uomini di Neanderthal nella grotta di Guattari: i “cugini forzuti”

Uomini che avrebbero cercato riparo proprio in quella grotta, frequentata anche da un campionario meraviglioso delle specie animali con cui il Neanderthal condivideva la nicchia biologica. I Neanderthal non sono solo una importantissima testimonianza dell’evoluzione umana, ma della stessa sono anche uno dei “misteri” più affascinanti. Coevi dei Cro Magnon ma già Sapiens anch’essi per molti studiosi, considerati i “cugini tonti e forzuti” dei primi, con dentature fortissime, prognatismo marcato e creste sagittali sul cranio, sono stati fatti oggetti di recenti studi genetici . I Neanderthal erano in realtà molto più attrezzati per sopravvivere nelle condizioni estreme del Paleolitico, che dovevano dividere spazialmente con iene, rinoceronti, orsi delle caverne, cervi giganteschi e lo straordinario “bos primigenius” l’uro, un bovino di grandi dimensioni. In più, caso unico che testimonia come fossero già sapiens, secondo alcuni pare potessero ibridarsi con i Cro Magno, con cui erano quiandi compatibili.

Ritrovati al Circeo i resti di 9 uomini di Neanderthal nella grotta di Guattari, la soddisfazione di Franceschini

Il ministro della Cultura  Dario Franceschini ha definito il ritrovamento dei resti fossili dei 9 individui “una scoperta straordinaria”. E gli esperti sono stati al lavoro in quel vero scrigno di tesori del passato, un passato databile fra 125mila e 50 mila anni fa. La grotta Guattari venne scoperta per caso nel 1939 dal paleontologo Alberto Carlo Blanc ed è straordinaria per una peculiarità che la rese da subito quasi unica: 60mila anni fa la volra crollò e ne sigillò il contenuto, “fermando il tempo” ed impedendo dispersione ed erosione delle trecce del passato che conteneva. 

Ritrovati al Circeo i resti di 9 uomini di Neanderthal nella grotta di Guattari: non sono coevi, fra loro una sola donna

Francesco Di Mario, il funzionario archeologo della soprintendenza che dirige lo scavo, ha raccontato che quegli scheletri “appartengono tutti ad individui adulti, fatta eccezione forse solo per uno che potrebbe essere di un giovane. Tra loro vi è una sola femmina”. Attenzione: i nove non sono contemporanei: nel gruppo ci sono individui vissuti tra i 50 mila ed i 68 mila anni fa fino al più antico, vissuto invece addirittura tra i 100 mila ed i 90 mila anni fa. 

Ritrovati al Circeo i resti di 9 uomini di Neanderthal nella grotta di Guattari: dieta varia e denti fortissimi

E il direttore del servizio di antropologia del Sabab Lazio Mario Rubini spiega a sua volta: “Adesso tutto questo materiale dovrà essere studiato. Tuttavia già dalle prime indagini sono arrivate tantissime informazioni, un’analisi sul tartaro dei denti ha mostrato per esempio che la loro dieta era molto variata, mangiavano molti prodotti cerealicolo vegetariani, frutto della raccolta. Ed è noto quanto una buona alimentazione sia fondamentale per lo sviluppo dell’encefalo”.