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Roberta Ragusa, l'ipotesi: cadavere nella Buca delle Fate?

Roberta Ragusa

Antonio Logli è stato condannato per l'omicidio di Roberta Ragusa, ma il suo cadavere non è mai stato trovato. La sensitiva Rosemary indica una pista.

La sensitiva Maria Rosa Laboragine, in arte Rosemary, afferma di aver visto Roberta Ragusa che le chiedeva aiuto. La mamma di Gello scomparsa nel 2012 le avrebbe detto di trovarsi nella Buca delle Fate, cavità carsica di San Giuliano. Condannato a 20 anni Antonio Logli, anche se finora il cadavere della moglie non è mai stato trovato.

Roberta Ragusa uccisa dal marito

Sono passati ormai cinque anni dalla scomparsa della mamma di Gello Roberta Ragusa. Lo scorso maggio la Corte d’Appello di Firenze ha confermato la sentenza di primo grado, condannando il marito Antonio Logli a 20 anni di reclusione. Per l’uomo non si sono ancora aperte le porte del carcere, in attesa del ricorso in Cassazione, ma i giudici gli hanno imposto l’obbligo di residenza nel comune di San Giuliano Terme e il divieto di allontanarsi dalla provincia di Pisa dalle ore 21 alle ore 6.

La difesa di Logli, però, continua a sostenere che il loro assistito è innocente tanto che in secondo grado ha chiesto l’assoluzione dell’uomo, criticando la credibilità dei testimoni chiave del processo. Alla base delle ragioni della difesa il fatto che finora non è mai stato ritrovato il cadavere di Roberta Ragusa, ovvero la prova regina dell’avvenuto omicidio. Inoltre, i legali di Logli sostengono che la Procura non ha fornito altre prove schiaccianti che dimostrerebbero il delitto.

Rosemary: “mi ha chiesto aiuto”

Ormai il corpo di Roberta Ragusa non si cerca più, tanto che Antonio Logli è stato anche condannato per la distruzione del cadavere della moglie. La sensitiva Maria Rosa Laboragine, in arte Rosemary, si dice però convinta del fatto che i resti della mamma di Gello si possono ancora trovare.

“Mi è apparsa stanotte, non era un sogno, ero in una sorta di dormiveglia perché sentivo le auto fuori” racconta Rosemary a PisaToday il 13 luglio scorso. “Mi ha chiesto aiuto e mi ha detto che si trova nella Buca delle Fate, aggiungendo un particolare che sul momento non ho capito ma che poi ripensandoci ha un senso. Roberta mi ha detto che anch’io avevo a che fare con le fate e in effetti anni fa, intorno al 2006, il mio studio si chiamava proprio La locanda delle fate” precisa la sensitiva.

La Buca delle Fate

In realtà, gli speleologi avevano già cercato Roberta Ragusa nella Buca delle Fate, cavità carsica di San Giuliano. Insieme alla troupe di Chi l’ha visto, infatti, il gruppo speleologico del Cai di Pisa si era introdotto nel febbraio 2012, ad un mese dalla scomparsa della mamma 44enne, in una delle più grandi insenature della Buca delle Fate.

All’inizio si era ipotizzato infatti che Roberta si potesse essere allontana da sola, e c’è chi ha temuto che si fosse addentrata nei boschi e fosse caduta in una delle grotte. In realtà la Buca delle Fate è indicata anche come luogo dove, in passato, sarebbero avvenuti diversi suicidi. Ma ora i buchi “sono recintati e non ho notizia di incendi recenti che possano aver distrutto le protezioni; inoltre, lì la vegetazione cresce fitta e in fretta” spiegava all’epoca Roberto Giuntoli, presidente del Gruppo speleologico.

Ed infatti di Roberta Ragusa non c’era traccia. Rosemary però insiste: “Io le ho chiesto se fosse sicura di trovarsi lì e lei mi ha risposto ‘Sì, non ho più la carne però’. – aggiungendo – Era vestita di color rosso cardinale, con uno scialle. Chiedeva aiuto”. Verrà quindi organizzata un’altra spedizione per diramare ogni dubbio?