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Gruppo Wagner, il caso è chiuso: "Prigozhin riconsegnerà le armi pesanti"

Prigozhin Evgeny

Rientra l'allarme Wagner in Russia: Vladimir Putin annuncia alla nazione che i tentativi "criminali" dei traditori sono falliti. Segue la risposta di Evgeny Prigozhin

Rientra l’allarme Wagner in Russia. Dopo due giorni di assenza, Vladimir Putin annuncia in diretta nazionale che il Paese è al sicuro da ogni pericolo e che i traditori (come li chiama lui) «non sono riusciti a spaccare la Russia». Il capo del Cremlino aggiunge di mantenere la parola data riguardo i militari dell’organizzazione: possibilità di trasferimento in Bielorussia senza processo oppure passaggio al servizio del ministero della Difesa.

La giustificazione di Prigozhin

«I tentativi criminali di creare disordine sono falliti, il Paese è stato salvato dalla distruzione grazie alla fedeltà dei suoi militari e dei suoi servizi di sicurezza». Parole che sanno di paradossale quelle pronunciate da Vladimir Putin, ma questo non stupisce (più). Dall’altra parte Evgeny Prigozhin decide di parlare – anch’egli dopo quarantotto ore di silenzio – in un video di undici minuti: il comandante mercenario prova a far passare la marcia verso Mosca come una pura protesta contro la distruzione della Wagner (annunciata dalle autorità di Mosca) e non come un atto finalizzato al rovesciamento del governo di Putin.

Russia contro Russia

Mentre era in corso la rivolta della Wagner, sabato 24 giugno gli alleati hanno chiesto a Kiev di non colpire per nessun motivo il territorio russo: «Non create problemi» era il testo del messaggio trasmesso dagli alleati in Ucraina. Una fonte occidentale ha spiegato alla Cnn che non si voleva dare l’impressione che l’Occidente volesse sostenere Evgeny Prigozhin immischiandosi nelle questioni interne alla Russia.