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Russia, parla un imprenditore italiano alla fiera di Mosca: "Niente stop ai russi, bisogna sopravvivere"

Marino Fabiani

Le preoccupazioni di Marino Fabiani, un imprenditore italiano alla fiera di Mosca.

Mentre tutti reputano giuste le sanzioni contro la Russia vi è una voce fuori dal coro, ossia quella degli imprenditori che chiedono di poter continuare a commerciare con la Federazione Russa. Ovviamente anche loro condannano la guerra intrapresa da Vladimir Putin, ma fanno presente che dopo un lungo periodo di stop dovuto alla pandemia, la ripartenza sembra non esserci mai stata a causa della guerra e delle sanzioni.

Un imprenditore italiano presente alla fiera di Mosca spiega l’importanza del commercio con la Russia

A parlare ai microfoni di “Mattino Cinque News” è un imprenditore marchigiano che si chiama Marino Fabiani. L’imprenditore si occupa di calzature e si trova alla fiera Obuv di Mosca. Fabiani ha spiegato che “se si ferma la vendita di calzature, si ferma il 70% delle Marche“. Il loro settore fa principalmente esportazioni in Russia e ribadisce che lui è Mosca “per confermare il suo pane quotidiano“.

Gli imprenditori italiani rischiano di lavorare e non poter essere pagati

Nell’ultimo periodo, quello post pandemia, le imprese stavano apparentemente respirando. Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, però, è scoppiata una guerra tra Ucraina e Russia. Fabiani spiega che è stato un colpo durissimo per moltissime imprese. Con le sanzioni imposte alla Russia, soprattutto a livello di pagamenti internazionali, c’è il rischio che si blocchino le transazioni e il lavoro degli imprenditori per i propri clienti russi potrebbe non essere pagato.

Russi sempre più sospettosi

Oltre alla questione economica vi è anche una questione di fiducia e sicurezza. Entrare in territorio russo, dal 24 febbraio 2022, non è più come prima del conflitto. Fabiani ed alcuni suoi collaboratori hanno fatto sapere che tutti li guardavano con occhi sospetti. Durante i controlli, tra l’altro, l’imprenditore è stato trattenuto più del solito in quanto le autorità russe si stavano chiedendo come avesse fatto ad ottenere un visto d’ingresso.