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Coronavirus, team israeliano scopre un secondo anticorpo monoclonale

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Un'equipe di ricercatori israeliani ha di recente scoperto un nuovo anticorpo monoclonale che consente di neutralizzare il coronavirus Sars-CoV-2.

A pochi giorni dal primo, scoperto dai ricercatori dell’Università di Utrecht, gli scienziati dell’Israel Institute of Biological Research hanno scoperto un secondo anticorpo monoclonale che va a neutralizzare il coronavirus Sars-CoV-2 responsabile del Covid-19. La scoperta di questa immunoglobulina rappresenta un enorme passo avanti nella lotta alla pandemia che ha già provocato migliaia di morti in tutto il mondo, dato che in questo modo potrebbe essere fornita un’alternativa alla plasmaterapia somministrata in questi giorni su numerosi malati di coronavirus.

Coronavirus, scoperto anticorpo monoclonale

Secondo il professor Shmuel Shapiro, che ha guidato il team di ricerca israeliano, l’anticorpo monoclonale appena scoperto sarebbe il primo al mondo a soddisfare i tre criteri fondamentali di cura: non presenta infatti proteine dannose che possono generare problemi durante l’infusione; è in grado di neutralizzare il coronavirus Sars-CoV-2 e colpisce il ceppo più aggressivo, o perlomeno quello più aggressivo finora conosciuto.

Gli anticorpi monoclonali sono immunoglobuline sviluppate in laboratorio grazie all’ingegneria genetica, i quali agiscono allo stesso modo degli anticorpi umani presenti naturalmente nel nostro organismo. La differenza sostanziale fra i due tuttavia è che gli anticorpi monoclonali sono privi di eventuali proteine dannose per il malato, che potrebbero essere presenti nel corpo del donatore e che potrebbero dunque generare complicazioni durante la fase di infusione della terapia al plasma.

Il commento dei ricercatori israeliani

Nonostante l’importanza della scoperta il team di ricerca israeliano non si è lasciato andare a facili entusiasmi, affermando che la strada per giungere a una cura definitiva è al momento ancora lunga: “Questa è una pietra miliare, ma ci attendono test complicati e il processo per ottenere l’approvazione normativa. Secondo una valutazione degli scienziati dell’istituto, si tratta di una svolta tecnologica che può ridurre il processo, ma andrà avanti per diversi mesi”. Attualmente il nuovo anticorpo monoclonale è stato infatti testato con successo soltanto in provetta e non sono ancora state effettuate sperimentazioni su animali o sull’uomo.