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Coronavirus, la paura del virus frena la sifilide

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Il coronavirus frena il diffondersi della sifilide. I medici hanno registrato un trend in discesa.

L’incubo della diffusione del coronavirus sta sconvolgendo la vita di tutti gli italiani, modificando lo stile di vita e le abitudini di tutti i giorni. Con il dilagare del virus, però, stanno diminuendo anche alcune malattie. Se da un lato, infatti, il coronavirus sta ancora continuando a fare vittime in Italia e nel resto del mondo, dall’altra parte il virus della sifilide, il Treponema pallidum, sta subendo una notevole battuta d’arresto. Si tratta, ovviamente, di un trend temporaneo, dovuto alla precaria situazione sanitaria del paese e alla paura delle persone che evita ogni attività non essenziale. L’Istituto superiore di Sanità, infatti, ha registrato, nel corso degli ultimi quattro anni, un esponenziale aumento del virus trasmesso sessualmente. Si tratta di un aumento pari al 35% circa.

Diminuiscono i casi di sifilide

“Non possiamo escludere che la paura di infezione da coronavirus abbia ridotto i rapporti sessuali, ma anche che i pazienti abbiano rinviato le visite. Il dato è in netto contrasto con il trend di aumento del numero di casi di sifilide registrato negli ultimi due anni. Soprattutto nel periodo immediatamente precedente all’isolamento, e in particolare tra gli uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e le persone che vivono con l’Hiv”. Queste sono state le parole usate da Alessandra Latini, dirigente del Centro Mst/Hiv dell’Istituto San Gallicano di Roma. Lo studio è stato poi pubblicato su Sexually Trasmitted Infections. Escludendo, però, il periodo del coronavirus, nei mesi precedenti, i risultati sono abbastanza preoccupanti. Nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2020, infatti, il Centro San Gallicano ha diagnosticato 68 nuovi casi di sifilide, mentre nel primo trimestre del 2019 erano 25.