> > USA, rara complicazione individuata nei bambini affetti da Covid

USA, rara complicazione individuata nei bambini affetti da Covid

Covid bambini

Una rara complicazione relativa all’apparato cardiocircolatorio è stata individuata negli Stati Uniti d'America in bambini affetti da Covid-19.

Negli Stati Uniti d’America, è stata individuata una rara complicazione che colpisce i bambini infettati dal coronavirus, relativa all’apparato cardiocircolatorio.

Covid, rara complicazione riscontrata nei bambini

Nel corso dell’estate, un gruppo di medici di New York hanno segnalato il caso di un neonato di due mesi che aveva contratto il Sars-Cov-2. Una volta guarito dall’infezione, il bambino ha sofferto di un’insufficienza cardiaca rivelando l’insorgenza di una nuova complicanza tra gli infanti contagiati dal virus. I medici che hanno seguito il caso hanno accuratamente riportato l’episodio, pubblicandone una descrizione sul Journal of the American College of Cardiology. Secondo quanto raccontato, nonostante il neonato non presentasse alcun sintomo di infezione come tosse o febbre, aveva improvvisamente assunto una colorazione bluastra provocata da un principio di soffocamento. Sulla base delle informazioni rilasciate dal dottor Madhu Sharma, impiegato presso il Children’s Hospital di Montefiore di New York, al MedPage Today, il paziente rappresenta il caso più giovane di miocardite causata dal Covid sinora registrato a livello mondiale.

Miocardite: l’insufficienza cardiaca causata dal Covid

Le origini dell’insufficienza cardiaca, provocata dal Covid nei bambini, sono state spiegate dal dottor Gary Stapleton, cardiologo internista pediatrico presso il Texas Children’s Hospital. Il cardiologo ha dichiarato che le cause dell’insufficienza cardiaca sono da attribuire alla sindrome infiammatoria multisistemica o MIS-C. Il medico, infatti, ha svolto numerose indagini rispetto alle complicazioni che il coronavirus provoca sui bambini, iniziate nel corso del 2020 dopo la diffusione delle prime infiammazioni al cuore, ai reni, ai polmoni, alla pelle, al cervello, agli organi gastro intestinali e agli occhi diagnosticate negli infanti.

Rispetto alla miocardite, Stapleton ha affermato che, nonostante l’infiammazione che compisce i bambini sia perlopiù contratta in forma lieve, questa «può diventare piuttosto grave nel caso in cui sia necessario il ricovero in terapia intensiva e l’impiego di ingenti cure farmacologiche».

Il cardiologo ha anche precisato che soltanto una ridotta percentuale di bambini affetti da Covid sviluppano l’insufficienza cardiaca. Tale insufficienza si manifesta tra le quattro e le sei settimane dopo che i pazienti sono risultati positivi al virus. Il professionista ha anche sottolineato che non è possibile prevenire l’originarsi della patologia: pertanto, ha invitato i genitori dei più piccoli a prestare particolare attenzione a fenomeni come stanchezza, malesseri gastrointestinali o difficoltà respiratorie.

In base a quanto comunicato dall’American Academy of Pediatrics, i casi di MIS-C registrati dall’inizio della pandemia negli USA sono circa 1.200: tra questi, sono stati annotati 20 decessi.

Il caso degli atleti affetti da anomalie cardiache

I bambini non rappresentano l’unica fascia propensa a manifestare la miocardite indotta dal coronavirus. Ventisei atleti della Ohio State University, ad esempio, sono stati sottoposti a test cardiaci, dopo essere stati trovati positivi al Covid-19 risultando asintomatici o presentando sintomi lievi. Nel 50% circa degli atleti sono state riscontrate anomalie cardiache mentre nel 15% dei soggetti è stata diagnosticata la miocardite. L’indagine è stata raccolta in uno studio sviluppato dall’OSU e pubblicato nel mese di settembre 2020.