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Savona, ragazza di 16 anni al pronto soccorso per meningite

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Una ragazza di 16 anni è stata trasportata d'urgenza al pronto soccorso di Savona per meningite da meningococco. Ad oggi è il terzo caso.

Una ragazza di 16 anni è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso di Savona per meningite da meningococco. Questo ad oggi è il terzo caso da inizio anno nella cittadina ligure. La giovane è giunta in ospedale con febbre molto alta, mal di testa e stato confusionale.

Meninigite, il decorso

L’urgenza è scattata ieri intorno a mezzogiorno al pronto soccorso della città di Savona ove una giovanissima donna è stata accompagnata con sintomi di febbre alta e uno stato confusionale molto forte.

La ragazza è stata subito visitata dal neurologo, e sottoposta a terapia antibiotica. Poi trasportata in isolamento in rianimazione. Così si sono attivati tutti i protocolli del caso, visto che si tratta di un tipo di meningite piuttosto insidioso. Difatti, tutti coloro che sono stati a contatto con la paziente sono obbligati a essere sottoposti a profilassi antibiotica proprio per scongiurare un rischio di contagio.

L’Asl 2 fa sapere: “Sono stati attivati tutti i protocolli previsti in situazione come questa. Dunque non c’è ragione di creare allarmismo, il rischio di diffusione è molto basso. Si tratta di un caso isolato. Non c’è da preoccuparsi, la situazione la stiamo vagliando al meglio e i giusti controlli permettono di prevenire e curare”

In realtà tratta del terzo caso di meningite da meningococco registrata nel corso del 2017 all’ospedale savonese. Per questo che è importante arrivare in tempo a riconoscere i sintomi cominciando il prima possibile la terapia antibiotica. In tal caso sono stati sottoposti a profilassi i medici e gli operatori sanitari che sono in stretto contatto con la giovane.

L’infettivologo che segue il caso, Andrea Beltrame, in servizio al San Paolo spiega: “La meningite è sempre pericolosa, però c’è da dire che la terapia antibiotica è risolutiva della stragrande maggioranza dei casi. E per quanto riguarda il rischio di micro epidemie, gli episodi registrati sono davvero pochissimi. Fino a pochi anni fa le meningiti da haemophylus erano le più diffuse tra i bimbi: da quando c’è la vaccinazione i casi sono diminuiti di dieci volte”. Quindi, Il rischio di mortalità per la suddetta patologia si aggira intorno al 10%. Per evitare rischi ci sono sempre i vaccini raccomandati dal Ministero della Salute: contro il meningococco B – consigliati soprattutto per i bimbi piccoli e gli immunodepressi -, il tetravalente e l’anti-meningococco C.

In Italia statisticamente si registrano meno di 200 casi all’anno per meningite di tipo C e una sessantina per il tipo B. Questo caso della sedicenne residente nella Val Bormida è il terzo caso curato al San Paolo di Savona.

Al momento i medici che l’hanno presa in cura segnalano buone condizioni della ragazza. Infatti, questa mattina erano stabili. E’ necessario attendere la giornata di domani per avere notizie da parte dell’equipe medica. Nel mentre la cura antibiotica va avanti e i controlli sulle persone a contatto con la piccola continuano.